rassegna stampa

Juve padrona. Adesso è bagarre Champions

Grazie al pareggio tra Fiorentina e Napoli, la Roma agguanta ufficialmente il terzo posto alla pari con i viola di Sousa

Redazione

Non delude le attese la bella sfida del Franchi, nella quale Fiorentina e Napoli non riescono a superarsi rendendo felici non soltanto la Juventus, che allunga al comando della classifica, ma anche la Roma che mantiene il terzo posto, sia pure alla pari con i viola, e vede aprirsi più rosei orizzonti nella volata tra le inseguitrici. Tanti gli spunti di bel gioco, anche qui qualche confidenza difensiva come quella che regala il pallone del pareggio a Higuain, dopo la rete di Marcos Alonso.

Fedele alla tradizione dei suoi sbalzi d'umore, l'anno bisestile prende congedo con effetti burrascosi, ai quali il mondo del calcio non riesce a sottrarsi. Non bastassero gli impulsi devastanti di Golia, arrivano tra oggi e domani due semifinali di Coppa Italia che cancellano ogni illusione di spettacolo. La Juventus potrà consentirsi il turn over, difficile che l'Inter rimonti tre gol a una difesa d'acciaio. Anche il Milan si sente già finalista, i miracoli dell'Alessandria erano già finiti a Torino. Ma la jella si sceglie altri obiettivi, così manda fuori strada l'auto con a bordo Niang. Per due mesi Sinisa si affiderà a Balotelli e Menez, non proprio la stessa cosa.

Intanto Pallotta è Roma e con Totti parlerà soltanto oggi, ma la posizione di Spalletti è a prova di bomba. Nel frattempo, la Roma assaggia l'acre sapore della vendetta: la maledizione dei rigori, stavolta, ha colpito il Liverpool nella finale di Coppa di Lega inglese, che il City vince con i tiri dal dischetto. Per la Lazio, il sogno della continuità rimane una chimera. Sul pantano dell'Olimpico, razzia del Sassuolo lanciato prima da una folle entrata di Mauricio e poi da un disimpegno sbagliato di Bisevac. Pioli dovrà lavorare molto sull'aspetto difensivo, considerando anche qualche miracoloso salvataggio in uscita di Berisha, che sostituiva Marchetti. L'attenuante del terreno vale fino a un certo punto, perché pure il Sassuolo è squadra abituata a produrre gioco.

(G. Giubilo)