"Allons enfantes. Al Dall’Ara le due Nazionali entrano in campo sulle note della Marsigliese. Il dramma di Parigi non ha colori, appartiene alla razza umana, rende tutti più vicini. Sugli spalti tanti bambini, il mondo di domani che non intende piegarsi alle minacce, che risponde al sangue con un sorriso, che ama la vita, e per questo la vive a pieni polmoni, fino in fondo. Gli azzurri, schierati a centrocampo, cantano insieme l’inno di Mameli: sembrano più vicini, stretti l’un l’altro. Uniamoci a coorte, siamo pronti alla morte. Siam pronti alla morte per difendere la libertà conquistata dai nostri nonni, dai nostri padri, libertà da proteggere e tramandare ai nostri figli. L’evento sportivo per una sera passa in secondo piano, interessa il commissario tecnico Antonio Conte, pochi altri. A Bologna finisce due a due, prestazione non troppo convincente degli azzurri che giocano bene solo nella ripresa. In avvio Buffon si distende per deviare in angolo un destro dalla distanza di Torje. E’ un campanello d’allarme che la squadra di Conte non avverte. La Romania insiste, e passa dopo sette minuti: Stancu sfrutta una dormita della difesa azzurra (incomprensione tra Darmian e Barzagli) e batte Buffon con un piatto calibrato. Errore banale, l’ennesimo. L’Italia soffre, fatica a tessere la manovra in mezzo al campo, compie molti errori in fase di appoggio. Azzurri sbiaditi.
rassegna stampa
Italia fermata dalla Romania
Romania subito avanti con Stancu, Marchisio e Gabbiadini rimontano. Nel finale papera di Sirigu e pareggio di Andone con gli Azzurri in dieci
"Il gioco è statico, la trasmissione di palla è lenta, la manovra prevedibile. Allo scadere del primo tempo ci prova Marchisio dal limite, ma il suo destro non trova lo specchio. Nel recupero Eder viene contrastato irregolarmente in area da Chirirches: va giù, ma l’arbitro lascia correre tra le veementi proteste di Conte che reclama il rigore e l’espulsione. Nella ripresa - dopo dieci minuti - Eder viene nuovamente travolto in area, e questa volta l’arbitro indica il dischetto: Marchisio spiazza Tatarusanu. Uno a uno. Sessanta secondi dopo Eder entra nuovamente in area e va giù, sfiorato dal portiere rumeno: ammonito per simulazione. Ora l’Italia inizia a far gioco, velocizza l’azione, affonda sulle fasce. Entrano Montolivo, Okaka e Gabbiadini: l’attaccante del Napoli si rende subito pericoloso con una torsione di testa, poi raddoppia - sempre di testa - sfruttando al meglio un cross di Marchisio. Gli azzurri spingono, El Shaarawy sfiora il terzo gol dopo un’ottima azione collettiva. A tre minuti dal termine la Romania pareggia: Sirigu interviene goffamente sul colpo di testa di Chiriches, Andone mette dentro da pochi passi. Due a due. Antonio Conte è comunque soddisfatto della prova dei suoi. «Hanno tirato due volte e hanno fatto due gol - sottolinea - meritavamo ampiamente di vincere ma dobbiamo essere più attenti in alcuni frangenti. Va bene così, sono convinto che i ragazzi abbiano fatto una buona prova sotto tutti i punti di vista. Sono dispiaciuto per il risultato perché partite del genere vanno portate a casa, dovevamo vincere».
"(S. Pieretti)
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