Un derby da vertice, la Lazio è nelle posizioni nobili della serie A, mister Simone Inzaghi è pronto alla battaglia. Battere la Roma per rimanere in alto e lanciare un segnale fortissimo al campionato, nulla è impossibile per i biancocelesti, che non vedono l’ora di tornare in campo dopo il rinvio della sfida interna con l’Udinese. Alle 18 andrà in scena la stracittadina, l’attesa è terminata: «Non è una partita uguale alle altre – ha rivelato ieri il tecnico di Piacenza in conferenza stampa – sono due gare a sé in un torneo ricco di appuntamenti. L’anno scorso ne abbiamo affrontati addirittura 4, sono match ad altissima tensione. Dovremo avere corsa, aggressività e determinazione, affrontiamo una squadra che ha una qualità assoluta e che non avrà paura di affrontare una Lazio che sta vivendo un ottimo momento». Altri tre punti permetterebbero alla banda Inzaghi di volare in classifica e agganciare le pretendenti allo scudetto, qualcosa di impensabile ad inizio stagione: «Chi vincerà questo derby avrà l’inerzia a favore. Il derby va giocato nel migliore dei modi, i ragazzi sono rientrati bene dalle nazionali. Vorrei che fosse una sfida all’insegna dello spettacolo: in questi giorni è caduto anche l’anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri, mi auguro che sia un grande spettacolo». I tifosi della Nord hanno preparato una scenografia dedicata a Gabbo, poi occhi tutti sul campo. «Roma e Lazio stanno bene, si affronteranno a viso aperto: troveremo degli avversari con tante soluzioni, insieme alla Juve hanno la rosa più lunga e allestita meglio della Serie A. Stimo Di Francesco, è già riuscito a trasmettere alla Roma la sua idea di calcio. Sarà una bellissima partita, sono due formazioni che stanno offrendo un grandissimo gioco e che hanno giocatori di ottima qualità. Che vinca il migliore».
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Inzaghi sa come si fa: “Chi vince può volare”
Il tecnico della Lazio alla vigilia del derby: "Non è una partita uguale alle altre, sono due gare a sé. Vorrei che fosse una sfida all’insegna dello spettacolo"
Sarà anche la gara degli allenatori partiti da Piacenza, Inzaghi e Di Francesco, diversi ma simili allo stesso tempo, biancocelesti e giallorossi hanno già convinto tutti e si sono inserite nel gruppone delle prime: «A giugno nessuno si sarebbe immaginato la Lazio davanti alla Roma – ha dichiarato il mister – abbiamo fatto qualcosa di importante, ma dobbiamo continuare e giocare partita per partita, rimanendo insieme alle squadre che a inizio anno tutti davano davanti a noi. La differenza tra la Roma di Spalletti e quella di Di Francesco? Sono due formazioni molto forti, due tecnici bravissimi, tra i migliori. La Roma ora subisce meno gol perché concede meno, forse anche davanti creano un po’ meno perché hanno perso Salah e non hanno ancora a disposizione Schick. Ma in poco tempo hanno messo tutti in pratica le idee dell’allenatore». In chiusura, Inzaghi ha ufficializzato Felipe Anderson e Wallace fuori dai convocati: «Si sono allenati bene con la squadra, però alla fine delle sedute avevano ancora dei problemi. Abbiamo deciso che avrebbero dovuto fare 4-5 giorni differenziati. Quando li avrò a disposizione li vorrò al 100% e non part-time. Sono importantissimi, lo sanno, Wallace e Felipe con me hanno fatto sempre benissimo». Ora però c’è il derby, il resto può aspettare.
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