rassegna stampa

Intrigo Destro, la Roma spera

(Il Tempo – A. Austini) – Una volta erano Eto’o e Ibrahimovic, adesso è Destro il tormentone estivo del mercato italiano.

Redazione

(Il Tempo - A. Austini) - Una volta erano Eto’o e Ibrahimovic, adesso è Destro il tormentone estivo del mercato italiano.

 

Il segno dei tempi e della crisi, ma alla Roma tutto sommato va bene perché almeno può partecipare al gioco. Nei giorni scorsi il centravanti più ambito dalla serie A è stato a un passo dall’approdo a Trigoria. Stracciato l’accordo raggiunto con l’Inter (prestito oneroso a 5 milioni e riscatto fissato a 7), il presidente del Genoa Preziosi lo aveva praticamente ceduto alla Roma accettando un’offerta da 12-13 milioni che comprendeva un paio di contropartite. Ma il Siena ha fatto saltare il banco: i toscani hanno riscattato la metà di Destro per 1,3 milioni quando ormai sembravano rassegnati a perderlo. E così, ora anche loro hanno voce in capitolo. Dietro il Siena si muove la Juventus, ma non solo: è stato il Parma a recapitare nelle casse del club controllato da Montepaschi il denaro che mancava per chiudere l’operazione, attraverso il riscatto di Coppola da 300mila euro. Una manovra di disturbo per favorire la cessione di Borini alla Roma.

Il Parma temeva che Sabatini, una volta preso Destro, avrebbe rinunciato all’altro attaccante e ha di fatto contribuito allo stop dell’affare Roma-Genoa. Intrighi di mercato. Per ora hanno vinto gli emiliani (la cessione di Borini è fruttata 5,3 milioni «cash») e la Juventus, che si è rimessa in corsa per Destro. Ma Sabatini non molla e Preziosi neppure. «Destro - ha ribadito ieri - non giocherà con un’altra maglia diversa da quella del Siena o del Genoa». Un messaggio in realtà rivolto alla Juventus. Il ds dei toscani Antonelli fa il vago: «Non abbiamo mai trattato Destro con la Roma». Idem il procuratore Renzo Contratto: «Mai sentito nessuno da Trigoria». Ora la Roma si vedrà proprio con il Siena: appuntamento tra oggi e domani, i toscani partono da una valutazione di 16 milioni di euro. Sarà una lunga telenovela. Decisamente più vicina la verità su Marquinho. La Roma ha ritoccato verso l’alto l’offerta da 2,6 milioni recapitata al Fluminense, il club brasiliano (che detiene solo il 15% del cartellino) e i procuratori hanno capito che non otterranno i 4,5 milioni fissati nel riscatto e hanno iniziato a trattare. La distanza tra richiesta e offerta è inferiore al milione. Lo scambio di proposte è stato continuo e ieri sera si è arrivati a un passo dall’accordo. «Il giocatore ha altre offerte - ha detto il dg del Fluminense Caetano - se i giallorossi lo vogliono ancora in prestito dobbiamo ricominciare da capo la trattativa». Oggi scade l’opzione in mano alla Roma ma ormai non conta più: la vera «deadline» è sabato. Oltre quella data Marquinho dovrebbe essere tesserato da extracomunitario ma Sabatini ha altri piani: i due posti spettano a Dodò e Castan. L’opera di ricostruzione della difesa continuerà con un terzino destro. È stato offerto il 27enne bulgaro Manolev, in forza al Psv, ma non interessa. La Roma cerca un giocatore più affidabile e, magari, più giovane. Serve pure un centrale: si attendono novità dal Brasile su Uvini e non si perdono di vista le piste italiane che portano ai vari Ogbonna e Astori. Intanto l’argentino Heinze aspetta un colloquio con Zeman prima di decidere se sfruttare il rinnovo automatico del contratto. Kjaer, invece, sembra sempre più lontano dalla conferma: ora lo cerca anche il Malaga, la stessa squadra che potrebbe farsi avanti per Osvaldo. «Daniel è incedibile» dicono a Trigoria. E se arriva Destro?