(Il Tempo - G.Giubilo) - Non è questione di lesa maestà, l'affronto a Daniele De Rossi, relegato in panca come un vecchio scooter da rottamare. Rappresenta, la scelta di Zeman, che si deve comunque accettare, un colpo feroce alla speranza di un avvenire giallorosso dai riflessi gloriosi. Perché lui è, e rimane, Capitan Futuro, il campione destinato a raccogliere l'eredità di Totti, la leadership nell'istinto. Dunque non è facile spiegare come un ragazzo titolare fisso della Nazionale italiana, campione del mondo, inseguito in estate dai club più ricchi e illustri, possa essere degradato con motivazioni che qualche perplessità devono pur destarla.
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Ingiusto delegittimare chi in passato ha dato tutto
(Il Tempo – G.Giubilo) – Non è questione di lesa maestà, l’affronto a Daniele De Rossi, relegato in panca come un vecchio scooter da rottamare.
Se è vero, come è vero, che nel suo ruolo ha meritato la conferma il bravo figlio venuto dalla Grecia, che a Torino era stato di gran lunga il peggiore in campo. Francamente, a me sembra un po' strano che al giocatore più pagato in Italia insiema a Buffon, e non per caso, debbano essere lanciati messaggi per stimolarne un più convinto impegno in allenamento. Proprio a lui, che in questo senso ha costituito un modello per tutti i più giovani. Proprio a lui, che si è messo a disposizione di tutti i tecnici sfilati sulla panchina romanista anche quando aveva problemi fisici seri, rischiando sulla sua stessa pelle. Apporto del quale la Roma ha sempre avuto tanto bisogno, quando ogni punto in classifica aveva un peso specifico fondamentale.[...]
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