Stavolta, la barricata, prevista, la Roma la sgretola con la tripletta in sette minuti, confezionata a metà primo tempo. Poi Borriello riapre le speranza del Carpi, ma nella ripresa ci pensano Salah e Digne a produrre la «manita» e anche la serata delle grandi rivincite che restituisce il ruolo di protagoniste a Gervinho che non segnava da una vita e si propone come uno dei migliori in campo. Ma riconquista l’affetto del pubblico anche Morgan De Sanctis, tra l’altro una doppia prodezza sul rigore di Matos. Ancora una volta, su tutti il geniale Pjanic: non soltanto la punizione vincente, ma tutta una serie di preziosi assist per i compagni. Sarebbe stata una parentesi soltanto di festa se non destasse vivo allarme, in vista della trasferta in Bielorussia, il bollettino dell’infermeria. Già a casa Florenzi e Iago Falque, è uscito subito Keita e Dzeko non è rientrato nella ripresa. La partita di Totti, suo sostituto, è durata appena sette minuti, il tempo di consentire a Salah di segnare il quarto gol, prima che Digne firmasse la cinquina. Ancora qualche perplessità sui meccanismi difensivi, ma non si può avere tutto in una volta.
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Il risveglio giallorosso mentre la Juve sparisce
Nella partita di campionato contro il Carpi la Roma torna a segnare e convincere. Ora, però, Garcia dovrà fare i conti con i tanti infortunati
Juventus in caduta libera, le rimane soltanto l’Europa. A Napoli arriva la terza sconfitta senza attenuanti. Allegri tiene fuori per un’ora Cuadrado e Morata, non recupera il doppio svantaggio se non in parte. Inutile il gol di Lemina. Stasera luci a San Siro per la sfida in cui la Fiorentina vorrà legittimare contro l’Inter la sua ottima classifica. La Lazio a Verona per cancellare i suoi disastri in trasferta. Intriga anche il confronto tra le rivelazioni Sassuolo e Chievo.
(G. Giubilo)
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