Un sabato da Guerre Stellari, quello che va in scena stasera nella roccaforte blindata della capolista. Di fronte, la migliore difesa e il migliore attacco del campionato, ma soprattutto la prima e la seconda della classifica. Il vantaggio della Juventus, quattro punti, non è esiguo, ma stavolta non rappresenta forse l’ostacolo insuperabile delle stagioni passate. Merito della felice stagione giallorossa, che mette in allarme la capolista. Sembra, infatti, una Juve meno terribile rispetto a quella che ha messo in fila per troppo tempo tutte le altre possibili pretendenti al trono. Allegri recupera, anche se non a tempo pieno, un protagonista dello spessore di Dybala, supporto prezioso anche per lo strapagato Higuain, mentre Spalletti non dispera di regalare almeno uno spezzone di partita alla sua freccia egiziana Salah, capace di risolvere un duello anche con uno spunto isolato. Nella Roma c’è un primo attore fin qui quasi inatteso, come Nainggolan; per i rivali un altro recupero importante potrebbe essere quello di Barzagli, la cui presenza resta però ancora in forse. Spalletti è apparso molto sereno, nella conferenza di vigilia, e disposto perfino a scherzare, nonostante la montagna da scalare rimanga impervia. I suoi ragazzi possono coltivare, quando si sta per concludere il girone d’andata, ambizioni da scudetto che al via della stagione apparivano quasi impensabili. Ma rispetto a un anno fa, la Roma può proporre anche il capocannoniere del campionato, quel Dzeko che dopo un rodaggio forse troppo lungo, adesso appare come uno spauracchio anche per una difesa di alto li- vello come quella bianconera. Non è, perciò, un risultato scontato, come quelli che si erano puntualmente verificati allo Stadium negli anni passati, in scontri diretti quasi sempre risolti a proprio favore dai padroni di casa. Sperare, insomma, non è proibito.
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Il risultato stavolta non è scontato
Allegri e Spalletti recuperano rispettivamente Dybala e Salah: partiranno dalla panchina
(G. Giubilo)
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