rassegna stampa

Il prefetto: «Ultrà a casa? La loro sconfitta»

L’Olimpico con le curve vuote per la prima volta in un derby. Gabrielli: "A noi interessa solo la sicurezza. I due club non collaborano"

Redazione

Sarà il derby del silenzio, il primo della storia senza curve. La decisione è presa, non verrà modificata, i tifosi di Lazio e Roma - fischio d’inizio domenica alle ore 15 - non parteciperanno alla stracittadina. Gli ultrà hanno deciso di scioperare contro le nuove disposizioni stabilite dal prefetto Franco Gabrielli, intervenuto ieri sera durante il Processo del lunedì in onda sulla Rai: «La prospettiva di un derby romano con le curve vuote mi provoca dispiacere: credo che un derby sia anche un momento di partecipazione. L’assenza dei tifosi in curva, sicuramente non è positiva». La sicurezza all’esterno dello stadio resta un rebus: «Abbiamo sentito tifosi di Roma e Lazio e alcuni di loro si chiedono perché, al posto delle barriere - continua Gabrielli - non si sia pensato alla video-sorveglianza. Su questo punto è necessario fare chiarezza. Quando ad aprile sono arrivato mi hanno fatto notare che le due curve, in particolare quella della Roma, aveva una capienza abnorme. Da quella ipotetica di 7.500 si arrivava a 12-13 mila. Il questore ha poi presentato un pacchetto-sicurezza, ma la cosa che mi sta più a cuore è l’incolumità». Poi l’attacco nei confronti delle due società: «Loro questa decisione l’hanno subita e, sia pure con atteggiamenti di collaborazione di tipo diverso, credo non ci abbiano dato una mano. Noi abbiamo comunicato che avremmo diviso le curve e ristretto la capienza, ed è la cosa per la quale io onestamente mi sento di essere vicino al tifoso che magari ha comprato l’abbonamento». Gabrielli conclude con un avvertimento al tifo organizzato, che ha inscenato lo sciopero delle curve: «Se la gente ritornerà nelle curve, dimostrerà nei comportamenti che la sicurezza e l’incolumità può essere garantita in altro modo. Io credo che nessuno sia così ottuso da non rivedere anche le proprie posizioni. Se invece si tratta di un braccio di ferro è chiaro che per loro sarà perdente».

Per domenica in casa Lazio sono stati staccati appena 1500 biglietti, la Nord sarà praticamente vuota, entreranno in pochi: «Vivere la Curva non è più come prima – hanno spiegato alcuni rappresentanti biancocelesti - All’ingresso vengono tolte le scarpe a donne e bambini. Ci sembra tutto molto esagerato, esiste la video sorveglianza, la divisione del settore non serve a nulla. Noi resteremo fuori per tutta la stagione». Stesso discorso in Sud (dove sono tutti abbonati), al momento venduti solo 3 biglietti negli altri settori. «L’A.S. Roma sapeva e non ha mai tutelato i suoi tifosi - hanno scritto ieri alcuni rappresentanti del tifo organizzato giallorosso - tacendo sulle barriere, sui posti cambiati e sui posti che non sarebbero più esistiti. Attendiamo una vera presa di posizione da parte della società. C’mon James ti vogliamo in curva Sud con bandierina e cartello in mano al derby».

(G. Cherubini)