Gli strascichi del derby tra Roma e Lazio rischiano di andare oltre il fischio finale per Zaniolo. Il numero 22 è stato immortalato mentre lasciava il campo effettuando un gesto volgare nei confronti dei tifosi biancocelesti, che nel corso della partita lo hanno preso di mira con cori di insulto rivolti alla madre e che già in passato gli avevano dedicato alcuni striscioni di pessimo gusto. Il comportamento di Zaniolo è stato notato dagli ispettori della Procura Federale e si attende in giornata una decisione del Giudice Sportivo.
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Il giudice decide su Zaniolo. Multa in arrivo
Il gestaccio fatto al rientro negli spogliatoi potrebbe costare caro all'attaccante della Roma
Come riporta Il Tempo, appare difficile (ma non impossibile) che si arrivi ad un turno di squalifica, anche perché difficilmente la quaterna arbitrale può aver visto il gesto per poi metterlo a referto. Il destino del classe 1999 dovrebbe ricalcare quello di molti episodi simili del passato - ad esempio quelli di Conte e Calabria - tutti puniti con multa dopo l'apertura di un procedimento. Inoltre è freschissima la vicenda di Esposito, per cui, dopo l'esultanza effettuata in Reggina-Spal non si è arrivati ad un immediato turno di stop, con un procedimento per condotta antisportiva.
Ma non sono finite qui le beghe tra la Roma e la Procura calcistica. Venerdì è stato infatti aperto un procedimento sulla condotta del club dei Friedkin, accusato di aver violato il cerimoniale di gara nel corso del pre-partita con l’Udinese. Il regolamento prevede che l’inno di una squadra sia diffuso prima dell’inno ufficiale «O Generosa!», ma così non è stato, con la Roma che ha accontentato Mourinho, diffondendo «Roma Roma Roma» dopo le note di Allevi, come già aveva chiesto alla Lega, che aveva però annunciato che non avrebbe permesso deroghe.
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