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Il dubbio di Mourinho: uno fra Belotti, Abraham e Zaniolo deve partire in panchina

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I gol degli attaccanti sono i veri “grandi assenti” di questo avvio di stagione per la Roma

Redazione

Difendersi bene contro il Napoli di Spalletti sarà difficile e fondamentale. Ma per batterlo qualcuno dovrà segnare, scrive Alessandro Austini su Il Tempo.

Sarebbe arrivato il momento che lo facessero gli attaccanti, i loro gol sono i veri “grandi assenti” di questo avvio di stagione per la Roma. Da Abraham a Zaniolo, passando per Belotti, El Shaarawy e Shomurodov, Mourinho fa bene a pretendere di più da tutti loro. A maggior ragione ora che manca Dybala.

Il principale dubbio di formazione riguarda proprio il reparto avanzato, dove dovrebbero esserci solo due posti disponibili per Zaniolo, Belotti e Abraham. Sia se il tecnico insistesse sul 3-5-2 proposto nelle ultime due partite -in quel caso Camara potrebbe insidiare Matic – sia se dovesse tornare al modulo con due mediani e tre giocatori d’attacco, con Pellegrini a quel punto avanzato, qualcuno di loro resterà fuori.

Le scelte più recenti possono aiutare a entrare nei pensieri di Mourinho. Zaniolo è partito in panchina a Genova ed era squalificato a Siviglia, Abraham ha iniziato in panchina le sfide con Lecce e Inter, Belotti quella di Milano e la gara d’andata con gli spagnoli in Europa. Da quando Dybala è indisponibile, quindi, il Gallo ha sempre giocato titolare e punta a farlo anche domenica contro il Napoli, cercando di sfruttare la sua condizione fisica nettamente migliorata dopo l’ultima sosta.

A quel punto Mourinho dovrebbe valutare qual è la fase migliore della partita per sfruttare la fisicità di Zaniolo. E non è affatto escluso che stavolta lo butti dentro dall’inizio, dopo averlo coccolato – non casualmente – nel post-partita di Marassi. L’ultimo gol segnato all’Olimpico in campionato da Nicolò risale proprio a un Roma-Napoli del 2019, prima dei due infortuni al ginocchio e di una imprevista difficoltà nel ritrovare confidenza con la porta.