rassegna stampa

Il derby Roma-Torino «stravolto» in due settimane

In meno di quindici giorni cambia premesse e parametri il derby incrociato tra il Colosseo e la Mole

Redazione

Anticipa su tutti, il Napoli, e si avvia alla sfida del 25 a Roma con un secondo posto ormai blindato. Lì ci sarà anche Higuain, ma intanto basta Gabbiadini a spalancare le porte al trionfo sul Bologna. La squadra, comunque, testimonia una condizione invidiabile.

In meno di due settimane, cambia premesse e parametri il derby incrociato tra il Colosseo e la Mole. Tra Juventus e Lazio resta bloccato il pronostico, perché la capolista mantiene un ritmo impressionante, può far fronte a una mutilazione pesante come il lungo addio a Marchisio.

Ma ad aver cambiato faccia è la Lazio, Simone Inzaghi è partito con due vittorie, la squadra ha ritrovato gioco e fiducia, va allo Stadium con la serenità di chi nulla ha da perdere.

Cammino inverso quello della Roma. Non soltanto per i quattro punti lasciati per strada di fronte a Bologna e Atalanta, ma anche per l’ambiente divenuto elettrico dopo il duro confronto tra Spalletti e Totti. Confermata da Pallotta l’intenzione di non continuare il connubio con il Totti atleta, ma il capitano non si rassegna alla scrivania che gli verrebbe assegnata.

Segnali di pace e cene non bastano a diradare le nubi che si sono addensate sul panorama giallorosso. Rimane, contro il Torino, il favore del pronostico, ma Ventura non è nuovo a giocare brutti scherzi quando si trova difronte la Roma.

Tutto da risolvere invece l’enigma Dzeko, per il quale la fantasia dei social network evoca perfino il fantasma di Fabio Junior. Forse sarebbe meglio affidarsi all’attacco leggero (il più probabile stasera), conforta anche il recupero-lampo di Digne, risorsa preziosa sulla fascia sinistra.

(G.Giubilo)