rassegna stampa

Il derby dei presidenti “stranieri”

(Il Tempo – A.Serafini) Una stretta di mano virtuale per un precedente che in qualche modo è destinato a cambiare (o ha già cambiato) la tradizione e la storia del campionato italiano.

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(Il Tempo - A.Serafini) Una stretta di mano virtuale per un precedente che in qualche modo è destinato a cambiare (o ha già cambiato) la tradizione e la storia del campionato italiano. Sabato sera all'Olimpico, la gara tra Roma e Inter consegnerà per la prima volta in Serie A il confronto tra due club guidati da proprietà straniere. L'occidente giallorosso di James Pallotta è pronto infatti ad accogliere quello orientale del neo presidente nerazzurro Erick Thohir, in una sfida internazionale, che trova già numerosi punti di contatto nei cambiamenti gestionali intrapresi da entrambe le società.

Nello scorso ottobre, proprio a pochi giorni dalla sonora sconfitta subita dall'Inter a San Siro ad opera della Roma, il presidente indonesiano ufficializzava la nuova carica di azionista di controllo all'interno del club, acquisendo circa il 70% delle quote nerazzurre.

Il saluto e i ringraziamenti verso il lavoro svolto negli ultimi anni della presidenza Moratti hanno in fretta lasciato spazio ad un nuovo processo, che a Milano, sperano possa seguire i contorni del nuovo corso americano guidato da Pallotta. Un esempio da seguire, su cui Thohir è tornato a pochi giorni dalla sfida dell'Olimpico: «Negli ultimi tre anni i dirigenti della Roma hanno lavorato molto. La prima stagione hanno faticato, ma adesso la squadra è forte e sta facendo bene. Il loro progetto è simile al nostro e Pallotta guarda molto al modello che altri americani stanno portando avanti negli States e in Inghilterra, come ad esempio quello dell’Arsenal e dello United».

Il cammino intrapreso dalla Roma a stelle e strisce infatti ha già compiuto i primi passi verso il modello dei più grandi club europei, con l'intento di valorizzare il marchio capitolino in giro per il mondo partendo dai mercati ancora inesplorati. D'altronde dall'avvento della nuova proprietà, la Roma è già volata tre volte negli States in tournée, sfiorando anche la tappa in Indonesia nello scorso novembre (l'Inter volò a Giacarta in tournée nel 2012), saltata poi in extremis a causa dell'infortunio del suo uomo più rappresentativo, FrancescoTotti. Roma e Inter si incontreranno nuovamente il prossimo 2 agosto in America, a Filadelfia, per uno dei tanti incontri di cartello internazionale fissati nel torneo estivo della Guinness International Champions Cup. Il processo di espansione (merchandising, accordi pubblicitari e ricerca di nuove sponsorizzazioni) sta registrando numeri in crescita a Trigoria, con l'obbiettivo futuro di poter coprire interamente le spese di gestione della società.

Pallotta è convinto che la competitività della squadra passi obbligatoriamente per il piazzamento in Champions League (con i relativi introiti economici) e dal lavoro sul mercato di Walter Sabatini. L'arrivo nella capitale di Nainggolan a gennaio dopo aver superato proprio la concorrenza dell'Inter è uno dei primi segnali di forza che la Roma vuole continuare a mostrare. Il prossimo sarà quello di rinnovare il matrimonio contrattuale con il ds, l'altro obbiettivo messo nell'obbiettivo da Thohir, convinto che sia l'uomo giusto per la rinascita della sua nuova Inter.