rassegna stampa

I romanisti mancati

(Il Tempo – A.Austini) Se potesse scegliere, chi toglierebbe Garcia alla Fiorentina domenica? Risposta facile: Rossi e Cuadrado, tanto Gomez è già indisponibile.

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(Il Tempo - A.Austini)Se potesse scegliere, chi toglierebbe Garcia alla Fiorentina domenica? Risposta facile: Rossi e Cuadrado, tanto Gomez è già indisponibile.

E pensare che Rudi li avrebbe potuti trovare entrambi alla Roma, se alcune caselle del mercato si fossero incastrate al posto giusto. Pepito e il colombiano sono stati a un passo da Trigoria, prima di sbarcare ai Campini: la Roma li ha avuti tutti e due in pugno salvo poi tirarsi indietro per motivi diversi.

L’idea di scommettere sull’attaccante reduce da due operazioni al ginocchio è venuta a Baldini e si era espresso positivamente anche Pallotta: al presidente piaceva la storia di questo ragazzo nato negli States, cresciuto in Italia e poi frenato dalla sfortuna una volta sbarcato in Spagna con due incidenti di seguito. I dirigenti hanno trattato a lungo con il Villarreal e il procuratore, Rossi si era praticamente convinto dopo aver seguito una partita della Roma zemaniana a New York durante la tournée dell’anno scorso, ma al momento del «dentro o fuori» la società non se l’è sentita di investire 10 milioni di euro più 6 di bonus (tanto lo ha pagato la Fiorentina) nel mercato di gennaio per un giocatore inattivo da due anni, che sarebbe stato disponibile solo per le ultime giornate di campionato. A vederlo oggi, in testa alla classifica marcatori con 12 reti segnate in 14 partite, i rimpianti sono inevitabili.

Se la ritirata su Pepito è stata ragionata, quella su Cuadrado ha un principale «responsabile»:Zeman ha bocciato il suo acquisto. Non perché non gli piacesse il giocatore, ma perché voleva un terzino puro e ha preferito Balzaretti. Sabatini aveva un accordo per il colombiano (allora interamente di proprietà dell’Udinese), lo ha fatto anche venire a Roma per discutere i dettagli del contratto, poi ha deciso di accontentare l’allenatore.

Ma questo è il mercato: se guardi indietro, non puoi che pentirti di qualcosa. Sabatini preferisce pensare al futuro, con tanti nomi che gli frullano in testa. Quello di D’Ambrosio è un pensiero fisso, ma per giugno, quando potrà averlo a parametro zero grazie alla parola già strappata dal torinista: al momento l’acquisto di un terzino non è considerato una priorità a Trigoria, quindi è difficile che si concretizzi un affare a gennaio con Cairo.

Mentre continua a valutare una decina di centrocampisti - la vera urgenza secondo Garcia - in ottica della prossima stagione il ds vuole chiudere in fretta con il «canterano» del Barcellona Sanabria, attaccante di 17 anni già convocato dalla nazionale paraguaiana e smanioso di giocare con i grandi. «Entro tre giorni si decide» dice il procuratore, la Roma è in vantaggio sui concorrenti e cerca uno sconto sulla clausola rescissoria da 3 milioni.

Un altro baby per cui Sabatini stravede è Abner, il terzino sinistro brasiliano operato la settimana scorsa al ginocchio (crociato e menisco) e pronto non prima di 5-6 mesi. Se da una parte il precedente di Dodò invita alla prudenza, quello di Pepito Rossi fa pensare che varrebbe la pena provarci. E la Roma lo sta facendo.