Un’operazione con tanti punti interrogativi, un presidente dal curriculum inquietante, ma almeno sul mercato il Milan sembra fare sul serio. La Roma ha avuto subito un assaggio delle potenzialità del nuovo rivale interno che si aggiunge all’Inter di Suning e al Napoli di De Laurentiis nella corsa al ruolo di anti-Juventus. Il Milan dei cinesi si è infilato in una trattativa che sembrava chiusa e ora è in netto vantaggio per accaparrarsi Kessie. Convinto l’ivoriano con un ingaggio superiore ai due milioni di euro netti, ha promesso all’Atalanta una trentina di milioni sorpassando di fatto la Roma. L’affare non è chiuso, a Trigoria possono ancora contare sull’intesa raggiunta con Percassi (25 milioni, da pagare dal 2018 in poi), ma adesso la decisione spetta a Kessie. E i segnali delle ultime ore fanno pensare che il ragazzo preferisca i soldi e le garanzie tecniche (posto da titolare assicurato) messe sul tavolo dal Milan.
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I cinesi contro Pallotta. Kessie il primo sgarbo
L’affare non è chiuso, a Trigoria possono ancora contare sull’intesa raggiunta con Percassi, ma adesso la decisione spetta al giocatore
A Bergamo, ovviamente, tengono tutto aperto: "Alla Roma piace moltissimo Kessie – dice il ds nerazzurro Sartori – e non siamo lontani dall’accordo. Il calciatore deve fare le sue valutazioni a livello economico. Anche il Milan è interessato, ma non ha ancora presentato una vera offerta. E c’è pure il Chelsea". Al di là delle sirene inglesi, i rossoneri in effetti non avrebbero ancora messo nero su bianco la proposta all’Atalanta, che comprende anche la rinuncia alla percentuale sulla rivendita di Petagna. Si vedrà.
Intanto Milan e Roma duellano anche su Pellegrini, con un borsino opposto: Monchi può contare sul diritto di riacquisto dal Sassuolo a 10 milioni e sta lavorando con Massara per ottenere la firma del centrocampista cresciuto a Trigoria, che prima vuole capire i programmi tecnici. Montella, intanto, lo aspetta.
(A.Austini)
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