rassegna stampa

Guardiola rinnova e «libera» Luis Enrique

(Il Tempo – M.De Santis) – Ieri no, oggi forse, domani o dopodomani sicuramente. Sembra un testo di Giorgio Gaber, è invece l’ultimo bollettino sul rinnovo di Pep Guardiola con il Barcellona.

Redazione

(Il Tempo - M.De Santis) - Ieri no, oggi forse, domani o dopodomani sicuramente. Sembra un testo di Giorgio Gaber, è invece l'ultimo bollettino sul rinnovo di Pep Guardiola con il Barcellona.

Il sì, alla fine, arriverà. Forse già oggi, dopo il falso allarme fatto suonare ieri da una riunione di un'oretta negli uffici del Camp Nou tra il tecnico che finora ha alzato 13 trofei sui 16 possibili, il vice Tito Vilanova e il procuratore Josep Maria Orobitg. Il lieto fine non sembra minimamente in discussione (c'è chi dice che il contratto sia già pronto da tre mesi), ma la durata del nuovo accordo resta ancora un mistero: Guardiola vorrebbe il «solito» annuale, il Barça un biennale. Qualsiasi sia la soluzione, non passerà inosservata a Trigoria. Con la panchina del Barcellona occupata per un altro po', il rinnovo di Luis Enrique, già offerto e pianificato da tempo dalla dirigenza romanista, diventerebbe quasi automatico. «Resto almeno fino al 2013, ma. Chissà, magari dovrete sopportarmi anche per quattro o cinque anni», ha detto l'asturiano, preannunciando il futuro e avendo annusato da un bel po' di tempo quale sarebbe stato finale della telenovela Guardiola, alla vigilia di Palermo-Roma.

Le parole, insomma, hanno preannunciato dei fatti ormai imminenti che attendono solo il via che sarà dato da quello che succederà a Barcellona e, soprattutto, dal ritorno dagli Usa di Franco Baldini previsto tra domenica e lunedì. La nuova proposta che la Roma farà a Luis Enrique, infatti, potrebbe volontariamente coincidere, per quanto riguarda la durata del contratto di Guardiola. Morale della favola: permanenza fino al 2013 assicurata, dopo potrebbe dipendere da Pep. Le strade della Roma, poi, potrebbero passare da Barcellona più per Keita che per Pedro. I radar sabatiniani, però, restano accesi su mezzo mondo: osservatori segnalati a Belgrado per Markovic e Tomic del Partizan, giovanissimi terzini sudamericani visionati e occhi aperti sul genoano Palacio.