rassegna stampa

Garcia spinge Totti verso Rio: “Mi piacerebbe andasse in Brasile”

(iltempo.it – E.Menghi) Dopo l’apertura di Totti alla Nazionale e la risposta di Prandelli, che tiene la porta socchiusa, ma comunque un pochino più aperta rispetto a prima, arriva il consiglio di Garcia, che non ha alcun dubbio: «Mi...

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(iltempo.it - E.Menghi) Dopo l’apertura di Totti alla Nazionale e la risposta di Prandelli, che tiene la porta socchiusa, ma comunque un pochino più aperta rispetto a prima, arriva il consiglio di Garcia, che non ha alcun dubbio: «Mi piacerebbe tanto se il capitano andasse in Brasile

«Sarebbe bello per lui e per la Roma. Ora conta solo che giochi come con l’Udinese, che stia bene sul piano fisico. Poi ci sarà la scelta del ct. L’avete visto tutti, non solo è tornato, ma è tornato in grande forma, fisica e mentale. Non è una novità se dico che non può giocare per 5 volte di fila in 15 giorni tutti i 90 minuti. Per ora importa vincere con il Chievo, poi valuteremo». L’unico che non sembra mai uscire dal giro delle rotazioni in attacco è Gervinho, che si prepara all’ennesimo tour de force della stagione: «Se ho la fortuna di avere due giocatori simili posso fare delle scelte, ma quando ce n’è solo uno di questo profilo, è normale andare avanti così, se le cose funzionano». Al contrario dell’ivoriano, c’è chi non trova più spazio in squadra, ma Garcia giura: «Non c’è un caso Ljajic. Adem ha già dimostrato di essere decisivo ed è quello che mi aspetto dai miei attaccanti. ? la verità, non sono solo parole, sono convinto che ognuno sia importante». La scelta di schierare Totti e Destro insieme con l’Udinese ha pregi e difetti che il tecnico francese sta valutando in vista della sfida di Verona: «? una soluzione che ha funzionato bene nell’ultima partita. Dipenderà, in futuro, da quello che voglio mettere in campo, dagli equilibri della squadra e dalla forza e dalle debolezze dell’avversario. Il problema può essere il fatto di non avere un’attaccante centrale in panchina. Se abbiamo bisogno di segnare un gol negli ultimi minuti ed entrambi sono stanchi, può essere un problema».

Florenzi si candida per iniziare la partita, ma Garcia potrebbe scegliere, come lunedì, di farlo partire dalla panchina per avere una soluzione in più al centrocampo: «L’ho tenuto fresco nell’ultima gara visto che c’era necessità in mediana ed era più semplice per lui aiutare il reparto. Non abbiamo ancora De Rossi per questa partita, dobbiamo trovare delle soluzioni. Mazzitelli sta crescendo molto, penso che possa anche entrare in qualsiasi gara per aiutare la squadra». Un altro giovane su cui Rudi punta. Romagnoli si è fatto notare e ha avuto la fortuna e la pazienza di aspettare il suo turno: «Alessio è un centrale, sicuramente, ma è anche polivalente ed intelligente. Con lui siamo più forti sul piano difensivo, ma meno forti sul piano offensivo, perché non è nel suo profilo attaccare, ma guadagniamo un giocatore forte di testa sui calci piazzati». Pro e contro che non dovrebbero andare a stravolgere gli equilibri di squadra: dovrebbe essere Dodò il terzino sinistro contro il Chievo, con Maicon a destra, anche se Torosidis resta una soluzione valida per entrambe le fasce. Garcia si coccola i suoi giocatori e non guarda quelli degli altri: «Balotelli alla Roma? Non è il momento di parlare di mercato, voglio che tutti all’interno della squadra siano concentrati sul finale del campionato. Ci sono tanti buoni giocatori lì fuori, ma ce ne sono anche nella Roma». L’allenatore vede una squadra forte e non ha dubbi sul raggiungimento del traguardo europeo: «Arriveremo direttamente in Champions».

Accompagnati da una certezza in più: lo stadio sta per vedere la luce e, se i tempi saranno brevi come richiesto dal sindaco Marino, Garcia avrà una possibilità in più di essere il primo a sedere sulla panchina del nuovo impianto. «Lo spero. Ma sapete tutti che non dipende solo dalla volontà dell’allenatore. Spero di restare qui a lungo, ma vedremo. Sono entrato nel nuovo stadio del Lille dopo 5 anni, vedremo se succederà anche qui». La storia può ripetersi.