Le quattro sconfitte nell’ultimo mese non hanno scalfito le certezze di Rudi Garcia, per nulla pentito di aver gridato ai quattro venti che la Roma vincerà lo scudetto, proprio dopo il primo k.o. stagionale arrivato a Torino con la Juventus. «Quando dico una cosa – ha sottolineato alla vigilia del match interno con i granata di Ventura –, non la dico così, nell’aria. Ho fiducia nella mia rosa, nei miei giocatori e con loro possiamo fare grandi cose. Stiamo costruendo una squadra con un'identità di gioco, per il momento ha portato a risultati, continueremo su questa strada. La gara di domani sarà difficile, ma faremo di tutto per vincerla». Il francese ha il polso della squadra e avverte lo stesso spirito dello scorso anno, perciò non ha cambiato idea nonostante un periodo non proprio brillante: «Vivo con i ragazzi ogni giorno, non hanno perso fiducia. L'analisi va fatta sul lungo periodo. Ho visto da inizio stagione una Roma che è sulle stesse tracce dell'anno scorso. ? normale giocare in modo diverso alcune partite, soprattutto con avversari forti come il Bayern Monaco. Facciamo solo in modo di fare risultato, poi o rischiamo o rischiamo meno, noi sappiamo che è così. Siamo giudicati sui risultati e sono le regole del gioco. Non entriamo in questa cosa di dire che abbiamo sbagliato, abbiamo convinzioni, non certezze. E non abbiamo cambiato una virgola delle nostre convinzioni».
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Garcia: “Lo scudetto? Non cambio convinzioni
Il tecnico giallorosso alla vigilia della partita contro il Torino e dopo il ko contro Napoli e Bayern. "Ho fiducia nei miei giocatori e con loro possiamo fare grandi cose"
Domani col Torino i giallorossi dovranno ribadirle in campo per ritrovare i tre punti prima della pausa del campionato: «Prima della sosta è sempre meglio vincere. Il periodo è stato particolare perché abbiamo giocato due volte contro il Bayern ed era complicato prendere punti contro di loro, ma sono tranquillo sul fatto di poter fare la nostra strada. Abbiamo ricevuto tanti messaggi positivi dai tifosi, anche a Monaco, dove hanno cantato per tutta la partita. L'ho detto il primo giorno, dobbiamo fare di tutto per dar loro felicità». Le critiche incoerenti dopo il doppio scontro con i tedeschi non hanno turbato Garcia: «All’andata abbiamo rischiato, giocando il nostro gioco, e ci siamo resi conto che può accadere un incidente, al ritorno non abbiamo rischiato niente e abbiamo perso. Ora bisogna guardare avanti, entrare in campo giocando da Roma, con aggressività e con entusiasmo, è una cosa importante». Così come lo è ritrovare il gol, dopo tre gare a secco: «Sono state partite diverse, ma l'efficacia è importante e dovremo convertire in gol le occasioni che arriveranno. Domani bisogna segnare un gol di più». Per vincere funziona sempre così. Rudi non percepisce un calo fisico nelle gambe dei suoi giocatori, ma certo i pochi cambi in alcuni reparti hanno tolto un po’ di freschezza ai sostituti obbligati: «Non possiamo essere sempre al top, è normale che a novembre qualcuno abbia meno energie». Presto arriveranno i rinforzi e sarà più semplice gestire l’alternanza. Il primo a rivedersi tra i convocati è Strootman, 8 mesi dopo l’infortunio che gli capitò a Napoli il 9 marzo scorso. L’olandese ha preferito unirsi subito ai compagni, saltando il passaggio intermedio con la Primavera. «Sarà in panchina con noi», aveva annunciato Garcia poco prima di diramare la lista in cui compare a sorpresa anche Florenzi. La distorsione alla caviglia non è così forte come sembrava inizialmente, domani mattina Alessandro effettuerà un provino e con lo staff medico Rudi deciderà se portarlo effettivamente in panchina. Tra i pali tornerà De Sanctis: «Non c'è nessun problema con Morgan. » un portiere forte, è importante sul piano psicologico per la squadra e per i difensori». A 37 anni un po’ di riposo ci può stare anche per un portiere. «In Francia – ha specificato Garcia – è raro vedere giocatori di 35 anni ancora in campo, ma io ho imparato che il talento non aspetta gli anni: un giovane può essere un talento immenso, ma anche un giocatore esperto che ha ancora voglia può essere efficace». Come Totti per la Roma e un po’ meno Del Piero (oggi compie 40 anni) per la Juventus: «Francesco è incredibile, si può andare avanti con giocatori di qualità ed esperienza». Quando poi è il momento di rifiatare c’è uno come Destro, che segna tanto ma resta tra i più criticati: «Mattia deve convincere il suo allenatore, è il capocannoniere della Roma. ? un giocatore importante, lui come gli altri non gioca tutte le partite, non si può essere sempre al 100% e ho la fortuna di avere scelte da fare almeno in un reparto. Ci aiuterà domani e in tutte le altre gare». Potrebbe essere il bomber che fa al caso di una Roma meno efficace del solito.
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