Un ritorno al passato per provare a regalare un futuro Champions alla Roma. Garcia sembra intenzionato a riaffidarsi al tridente che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione, il tridente delle dieci vittorie consecutive, quello a cui aggrapparsi nella complicata trasferta milanese. Gervinho, Totti e Florenzi, di nuovo a disposizione tutti e tre, il passato (recente) che torna a fare capolino tra le tante incertezze dell'attuale Roma. L'ivoriano ha ripreso a lavorare con i compagni, reduce da una ventina di giorni di stop per un problema muscolare alla coscia. E, nonostante la confusione che spesso fa davanti alla porta, Gervinho è il giocatore su cui maggiormente poggia la manovra offensiva giallorossa.
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Garcia ritorna al passato e si affida al tridente: con l’Inter c’è Gervinho
L'ivoriano e Florenzi agiranno ai lati di Totti
Insieme a Totti e a Florenzi, uno dei più in forma della rosa al momento, il pupillo di Garcia tornerà sabato sera a San Siro, contro quell'Inter che rappresenta l'ultima squadra a cui in questa stagione è riuscito a segnare un gol in campionato. Sono infatti passati quasi cinque mesi dalla sfida d'andata, all'Olimpico, quando l'attaccante realizzò la prima rete delle 4 inflitte ai nerazzurri, in quella che è stata a lungo l'ultima vittoria in casa, prima di quella col Napoli. Un digiuno pesante, in mezzo al quale va infilata la coppa d'Africa e l'infortunio dal quale sta rientrando in queste ore. Sarebbe simbolico, quindi, il ritorno in campo e, magari, anche alla rete per Gervinho proprio contro l'Inter, aiutato dai due giocatori con i quali chiude il miglior terzetto offensivo.
Ne è consapevole Garcia, che si affida a meccanismi conosciuti bene dai protagonisti, in attesa dell'arrivo nella capitale di Pallotta, previsto in occasione del derby del 24 maggio. Il presidente ha ieri affidato a un tweet stringato e non troppo elegante, il suo dissenso per quanto sta leggendo in questi giorni sui giornali. "Tutti in discussione tranne Garcia? Ma chi scrive sta roba?", la traduzione meno scurrile, per un'abitudine presa dal numero uno romanista di affidarsi a termini abbastanza offensivi. Scelta che tradisce nervosismo e un'incapacità di gestire i malumori che escono da Trigoria. Al di là di quanto dichiarato pubblicamente, Pallotta sta aspettando di capire come finirà la stagione la Roma, per poi intervenire nel caso si fallisse anche il piazzamento Champions.
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