(IlTempo.it-E. Menghi) Che la debacle siciliana non sia piaciuta a Rudi Garcia si era capito dall’espressione e dalle parole del post-partita, ma la dimostrazione più forte è stata la scelta di fissare la ripresa degli allenamenti oggi pomeriggio alle 15, a sole 16 ore di distanza dal triplice fischio seguito da volo e ritorno nella capitale.
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Garcia richiama tutti all’ordine in vista della sfida con la Juventus
(IlTempo.it-E. Menghi) Che la debacle siciliana non sia piaciuta a Rudi Garcia si era capito dall’espressione e dalle parole del post-partita, ma la dimostrazione più forte è stata la scelta di fissare la ripresa degli allenamenti oggi...
Un segnale, più che una punizione. Perché punire una Roma seconda matematicamente con quattro giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato sarebbe quantomeno discutibile. Ma una tirata d’orecchio c’è stata, perché il tecnico francese ha voluto tutti a Trigoria subito, con l’obiettivo di rialzare il livello di concentrazione in vista del big match con la Juventus. Niente riposo dopo lo scivolone, o meglio non subito dopo.
Ci sarà domani, infatti, il giorno libero settimanale. Una pausa atleticamente utile, ma quello che contava oggi era l’aspetto psicologico, non certo fisico. In campo si sono visti solo coloro che non hanno giocato o chi ha fatto un piccolo spezzone, come Taddei, bocciato al 38’ del primo tempo, e Bastos, buttato nella mischia della seconda frazione di gara. Ljajic si è affacciato per un differenziato, così come il lungodegente Balzaretti. Benatia si è allenato regolarmente, mentre Toloi è rimasto in palestra con i compagni schierati dall’inizio contro il Catania.
Domenica all’Olimpico il marocchino tornerà titolare e gli ha fatto bene la staffetta con Castan, che non era al meglio. Romagnoli sarà squalificato, ma non è detto che sia Dodò il prescelto a sinistra. I precedenti di quest’anno fanno intendere che Garcia potrebbe ritirare fuori dal cilindro Torosidis, più esperto e quindi in grado di contenere un avversario del livello della Juventus, campione d’Italia per il terzo anno consecutivo. Il greco era stato richiamato dalla panchina nella gara d’andata allo Stadium e il brasiliano era uscito, sconsolato, dopo 55 minuti di sofferenze. In Coppa Italia la scelta era stata fatta già dal primo minuto. Tra l’altro, Torosidis non gioca titolare da cinque partite e la Grecia lo vorrebbe in forma per il Mondiale: potrebbe servirgli un po’ di calcio giocato.
Pjanic, come da previsioni, è stato convocato dal ct Susic per il raduno di preparazione alla spedizione brasiliana, in programma il 15 maggio: il bosniaco, dato che il campionato è ormai chiuso, dovrebbe partire con la nazionale prima dell’ultima giornata che vedrà la Roma in trasferta a Genova. Garcia è pronto a dare l’ok, sperando che per quel giorno il rinnovo sia già stato firmato. Miralem, dopo la brutta prestazione al Massimino, cercherà di riscattarsi davanti a quel pubblico che l’ultima volta gli ha regalato una standing ovation indimenticabile. Nainggolan rientrerà dalla squalifica e De Rossi completerà il reparto.
L’uomo in più, motivato come mai, sarà Destro. I quattro turni di stop sono stati duri da reggere e Mattia spera di tornare come se ne era andato, con un gol. Tre in realtà ne aveva fatti al Cagliari e il suo obiettivo è tenere alta la strabiliante media gol (1 ogni 85 minuti) che Prandelli non potrà ignorare. Se Totti, a sensazione, andrà in vacanza, nonostante abbia segnato almeno 8 gol in tutti gli ultimi 14 campionati di serie A, alla faccia della carta d’identità, Destro conta ancora di staccare il biglietto per il Brasile. Per merito, non per etica.
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