(Il Tempo-A.Austini)E adesso? «Loro devono vincere, noi passare il turno». La sintesi perfetta dopo il 3-2 dell'Olimpico la fa il sempre lucido Garcia. Non avrebbe firmato per un risultato del genere alla vigilia della partita, mai e poi mai all'intervallo, ma per come si era messa nella ripresa è andata di lusso. «Il Napoli ha qualità, ha attaccato e per questo è riuscito a pareggiare. Il gol del 2-1 - spiega Rudi - ha cambiato la partita psicologicamente. Noi siamo calati, loro si sono entusiasmati, però mi è piaciuta la nostra reazione sul 2-2».
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Garcia: “Ora prendiamoci la finale”
(Il Tempo-A.Austini) E adesso? «Loro devono vincere, noi passare il turno». La sintesi perfetta dopo il 3-2 dell’Olimpico la fa il sempre lucido Garcia. Non avrebbe firmato per un risultato del genere alla vigilia della partita,
L'inizio del secondo tempo assomiglia a quello con la Juve in Coppa Italia. Allora si è alzata la bandierina sul cross di Isla prima che Peluso segnasse, ieri è arrivato un gol che di solito questa Roma non prende. «Quando siamo rientrati in campo - spiega l'allenatore - abbiamo dormito un po’. L’ho detto due volte nell’intervallo: "Iniziare forte anche se abbiamo due gol di vantaggio". Non ci siamo riusciti, avevamo poca ambizione di attaccare».
Insomma la Roma, giustamente, gli è piaciuta a metà. «Alcune cose hanno funzionato, altre no. Possiamo sempre migliorare, vedi stasera: abbiamo preso due gol, cosa quasi mai successa quest’anno in casa. Non dobbiamo mai perdere la voglia di vincere, è la nostra forza: tutti si mettono al servizio della squadra».
Nel finale quella stessa voglia è riemersa e il pesantissimo gol della vittoria l'ha segnato ancora una volta l'uomo portato da Garcia. Un Gervinho sempre più decisivo e imprendibile per qualsiasi avversario. «Avevo pensato a scelte diverse ma l'ho lasciato in campo perché ora ha il piede caldo. Vive un momento di grande fiducia e per questo gioca sempre, ma nella mia squadra sono tutti titolari, anche Ljajic e Florenzi. Gervinho dimostra che sa segnare? Da tempo... il campo risponde sempre. Può ancora migliorare. E quando va bene lui, va bene per tutti».
Da un protagonista all'altro, Garcia tira fuori una definizione esilarante per Strootman. «Può fare delle partite così con continuità, è importante e sappiamo che quando siamo in difficoltà possiamo passarla a lui. È una lavatrice: quando noi gli diamo una palla sporca, lui la pulisce».
Geniale, come quel passaggio di Totti nell'azione del vantaggio. «Francesco ha giocato bene, l'ho sostituito anche in vista del derby». E, magari, per fargli conservare un po' di energie per il ritorno al San Paolo. «Noi e il Napoli - dice Rudi proiettandosi alla sfida di mercoledì prossimo - abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno. Non dovremo andare là solo per difenderci, sappiamo che potremo segnare dei gol al Napoli, ma loro hanno un attacco fortissimo. Se vedremo un'altra partita così bella, sarà una bella pubblicità per il calcio».
Ma prima c'è la Lazio, rianimata da Reja e pronta a presentarsi con il coltello fra i denti. Almeno la «gufata» di Edy, con successive scuse, non ha sortito effetti. «Felice per nessun infortunio? È stata una partita di grande fair play, con un buon arbitraggio. C'è solo questo da dire». Il secondo derby di Garcia non è ancora iniziato.
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