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Garcia nella leggenda «La vittoria più bella»

(Il Tempo-Serena De Iaco) «Questa forse è la vittoria più bella. Abbiamo giocato in dieci e c’è sempre qualcosa in più da fare per vincere».

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(Il Tempo-Serena De Iaco) «Questa forse è la vittoria più bella. Abbiamo giocato in dieci e c'è sempre qualcosa in più da fare per vincere». Si gode il nono successo consecutivo della sua Roma, Rudi Garcia, che lo fa entrare di diritto nella storia. «Siamo riusciti a vincere su un campo molto difficile. Loro non perdevano da un anno e noi eravamo in dieci. È una cosa importante che potrebbe essere utile per il futuro - sottolinea - ma ora dobbiamo pensare alla gara con il Chievo: tutti credono che vinceremo facilmente, ma è tutto il contrario. Eravamo senza Totti e Gervinho, ma in rosa sono tutti importanti. Chi è in panchina, domani potrà essere titolare. Bisogna lavorare insieme».

Un primo tempo un po' sofferto, quello contro l'Udinese: «Abbiamo accusato le loro ripartenze, è stata una nostra mancanza. Non abbiamo difeso bene, a livello di squadra, con poco equilibrio. Abbiamo giocato sotto le nostre potenzialità - spiega il francese – la forza della squadra è di credere in se stessa e andare avanti. Contro l'Udinese abbiamo avuto bisogno di forze nuove: Bradley e Marquinho erano la mossa giusta per creare pericoli - continua Garcia - il gioco è differente con il capitano, ma con la forza di Borriello nell'area abbiamo fatto comunque bene. E abbiamo segnato. Possiamo giocare in modi diversi, gli avversari non sanno come giocheremo». De Rossi? «È una delle forze di questa squadra. Un grande giocatore, un grande uomo. E sull'azione del gol ha fatto un grande passaggio».

E per chi attribuisce questo momento felice della Roma solo al fattore C, il tecnico romanista risponde: «La mia squadra è fortunata? La fortuna si provoca, non arriva da sola. Se uno dà tutto in campo durante la settimana. Non dimentico che abbiamo giocato in inferiorità numerica: questa non è fortuna, è il calcio. L'importante è credere sempre nella propria forza e noi lo abbiamo fatto». Lo scudetto? «Aiuta avere 27 punti, ma io guardo quanto dista il quarto posto. Non voglio che i tifosi restino delusi a fine stagione. Vediamo cosa possiamo fare un passo alla volta. Siamo primi e lo meritiamo. C'è tanto lavoro, abbiamo bisogno di un po' di fortuna e di non avere molti infortuni».

Intanto, arrivano i complimenti per la Roma anche dai tecnici concorrenti. Da Montella, allenatore della Fiorentina , «la Roma sta andando troppo forte, se continua così non la prende nessuno», a Conte, tecnico della Juve: «È una squadra che sta lavorando molto bene. Complimenti a Garcia che ho avuto il piacere di conoscere quando siamo stati a Trigoria, in un posto molto difficile da gestire». Il tecnico francese risponde a quest'ultimo: «Complimenti ad Antonio, lui ha vinto scudetti, io non ho vinto nulla per il momento». E il tecnico bianconero replica: «Garcia è bravo, ha vinto in Francia uno scudetto e quando si vince non lo si fa mai per caso. Faccio i complimenti alla Roma».