In molti lo accusano già di essersi italianizzato, tanto da aver capito tutti i «trucchi» del mestiere. Rudi Garcia però non cambia il suo modo di pensare, anche quando sa che ogni episodio può essere utilizzato come argomento di polemica gratuita. La vittoria di Udine d’altronde lascia spazio ai soliti commenti: la sua Roma spreca troppe occasioni e non riesce a chiudere le partite prima del dovuto. Tutto vero se non fosse che gli argomenti si indirizzano sempre sul commento degli episodi arbitrali, anche quando secondo il tecnico francese ci sarebbe ben poco da discutere: «Sul gol di Astori non cambio opinione, è chiaro che con la tecnologia non ci sarebbero state polemiche. È sicuramente un gol regolare quello di oggi, ma il discorso è spostato per facilitare il lavoro degli assistenti di gara in ogni occasione. Secondo me è stato bravo l’arbitro ad accorgersi che il pallone era entrato».
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Garcia: “Gol buono e non era rigore”
In molti lo accusano già di essersi italianizzato, tanto da aver capito tutti i «trucchi» del mestiere. Rudi Garcia però non cambia il suo modo di pensare, anche quando sa che ogni episodio può essere utilizzato come argomento di polemica...
"Un episodio tira l’altro. Nei salotti televisivi le immagini si ripetono incessantemente, così come le domande riferite al calcio di rigore recriminato dall’Udinese nei minuti finali. Garcia però è preparato: «Mi fa ridere - scherza il tecnico – che si dica sempre di non far polemica e invece si parla soltanto di questo. Fallo di Emanuelson? Si vede che Urby tocca la palla, ma ripeto, per abbassare la tensione un po’ di gol-line-technology non sarebbe così male».
"Definita la pratica c’è anche tempo per parlare della gara e delle solite imperfezioni che la sua squadra continua a mostrare sotto certi aspetti: «Partendo dal fatto che qui ad Udine è sempre complicato vincere, abbiamo avuto almeno 4 occasioni nitide per raddoppiare e chiudere la gara. Probabilmente questo è stato l’unico aspetto negativo, anche perché sono soddisfatto della fase difensiva. Sono tre partite che non prendiamo gol, se siamo solidi ce ne basta segnare uno per vincere». Sottolineando un aspetto poi, su cui tanto aveva lavorato con la squadra in settimana: «Sono contento che abbiamo segnato da palla inattiva, è importante sfruttare con più continuità queste situazioni in cui avevamo dimostrato qualche lacuna».
"Le buone notizie quindi non mancano, considerando che forse la risposta più importante è arrivata proprio da chi si era riservato un posto speciale sotto i riflettori. La crescita fisica e psicologica di Strootman era attesa fortemente a Trigoria, curata in ogni piccolo particolare negli ultimi mesi proprio dal tecnico francese: «Kevin è tornato al 100% e per noi non c’è notizia migliore. Sono soddisfatto anche della gara di Iturbe, che sta crescendo molto e del sacrificio mostrato da Totti e Ljajic». L’unico scontento, dopo l’ennesima panchina, è Destro. Garcia però regola la questione in fretta: «Mattia risponderà presto sul campo, avrà tante occasioni per farlo».
"Un riferimento al futuro, probabilmente non troppo prossimo, considerando che domenica all’Olimpico il francese affiderà ancora a Totti l’assalto al derby contro i cugini biancocelesti: «Giocare con la Lazio significa ora affrontare la terza in classifica, quindi una gara di alto livello. Per questo non ho rischiato Florenzi e Nainggolan. Sono partite che ogni allenatore e giocatore non vede l’ora di giocare». Sorride anche Totti. «Fare punti ad Udine non è una cosa da poco, noi ne abbiamo presi tre, è quello che volevamo» il messaggio del capitano sul blog personale.
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