Il cinismo non si trova sul mercato, ma è il vero acquisto che la Roma deve fare. Lo chiede Garcia alla squadra nella conferenza stampa alla vigilia del match con l’Udinese, perché le occasioni create non siano buone solo per le statistiche: "Nelle ultime due gare abbiamo segnato troppo poco e siamo stati poco efficaci. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto e lo dobbiamo fare a partire da domani a mezzogiorno. Abbiamo avuto tante occasioni, penso soprattutto a Genova. Abbiamo il secondo attacco migliore del campionato. Io preferisco avere 12 o più giocatori che possono segnare rispetto ad un giocatore da 25 gol. Io sono contento dei giocatori che ho e non ho chiesto nessun cambio".
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Garcia: “Derby? Gara con l’Udinese più importante”
I giallorossi rigenerati dalla sosta tornano a caccia del primo posto. Recuperati Yanga-Mbiwa, Totti e Destro con Strootman a disposizione
Basterebbe rispolverare il bomber che i giallorossi hanno in casa: «Destro ha un profilo unico nella mia rosa. Se fa una seconda parte di stagione come l’anno scorso mi va benissimo». Realizzò 10 gol nel girone di ritorno, nonostante i 4 turni di stop per la gomitata ad Astori: numeri che Rudi spera di rivedere. L’assenza di Gervinho obbliga gli attaccanti a fare uno sforzo in più e tutti si aspettano l’exploit di Iturbe: "Forse il profilo di Manuel è quello che si avvicina di più a quello di Gervinho, anche se sono differenti. Ho anche altre soluzioni e questa è la cosa più importante, ho delle scelte da fare in attacco. Adesso i giocatori offensivi devono prendersi più responsabilità. La strada giusta da seguire è quella di Ljajic: lui non ha aspettato che Gervinho andasse in Coppa d’Africa per mostrare che poteva essere importante per la squadra, segnare gol e fare assist per far vincere la Roma. Mi aspetto da tutti gli altri giocatori offensivi la stessa cosa, che si prendano lo spazio vuoto che qualcuno lascia quando è infortunato, squalificato o via con la Nazionale".
E proprio come faceva con Adem, Garcia si mette a motivare Iturbe davanti ai microfoni: "Manuel ha preso questo tempo per adattarsi al nostro gioco e al nostro club. Io ho molta fiducia in lui, perché dà sempre tutto in campo e in allenamento. Questa è una qualità fondamentale per avere successo e lui con noi l’avrà, sicuramente". A Udine ci saranno sia Totti sia Destro, che hanno recuperato dai rispettivi acciacchi e sono stati convocati: "Sono al 100% e sarà possibile per loro dare una mano alla squadra per prendere i 3 punti". L’acquisto di gennaio, come messo in preventivo da Sabatini già a settembre, sarà Strootman: "Più si allena e più migliora, è una questione di buon senso. La sosta gli ha fatto bene sul piano mentale, tutti i giocatori sono tornati con una freschezza mentale importante. Non è da oggi che Kevin è pronto a giocare una partita dall’inizio, piano piano vedremo se è tornato al 100%, ma in allenamento sembra sia vicino a questo livello".
Con i tre diffidati (De Rossi, Nainggolan e Florenzi) e il derby in vista, l’olandese potrebbe trovare spazio anche dal primo minuto, ma a Garcia i calcoli non sono mai piaciuti: "C’è solo una gara che conta ed è quella di domani. I giocatori diffidati sanno che devono giocare come al solito, con fair play ma senza dimenticarsi di essere presenti nei contrasti. Ogni punto conta e i conti si fanno solo alla fine. Noi dobbiamo fare di tutto per prendere tanti punti ed essere in grado di finire davanti a 19 squadre a fine campionato: nient’altro". Mica poco. L’importante è non trasformare in un alibi la sconfitta dello Stadium, vissuta e ricordata spesso come una grande ingiustizia: "Io non solo amo essere positivo – afferma Garcia –, ma anche obiettivo. Quando qualcuno mi parla di quella gara, dico sempre la stessa cosa: perché devo cambiare opinione? La squadra è intelligente, non si fissa su una partita unica. ? come il suo allenatore, guarda avanti, al suo presente, al suo futuro e soprattutto a domani. La partita di domani non c’entra niente con quella dello Juventus Stadium. Se riuscissimo a battere l’Udinese, guarderemo i risultati degli altri, soprattutto di quelli davanti".
Tra i buoni propositi per l’anno nuovo c’è da riempire la bacheca dei trofei: "Io firmo se nel 2015 facciamo come nel 2014: vorrà dire che lotteremo per lo scudetto e per vincere dei titoli. La differenza rispetto all’anno scorso è che dobbiamo vincere qualcosa". Il bilancio si farà a fine anno e, se ci sarà qualcosa da migliorare, sarà il momento giusto per agire: "Possiamo essere più efficaci in difesa o in attacco. Ciò che non deve cambiare è la filosofia di gioco che ci deve portare ad attaccare, a segnare dei gol e a mostrare ciò che i ragazzi dimostrano da 18 mesi: un atteggiamento di squadra in campo. Il fatto di dare tutto per questa maglia. Questo deve essere il marchio di fabbrica della Roma".
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