Due africani in più, ma due leader in meno. Garcia ha ritrovato Gervinho e convocato Doumbia per la prima volta, ma non ha potuto chiamare Totti e Maicon, fermati rispettivamente dall’influenza e da un ginocchio di nuovo infiammato. «Il brasiliano non sta bene – ha confermato Rudi in conferenza stampa –, speriamo possa tornare presto. Abbiamo tanti impegni che vorremmo affrontare con il Maicon che conosciamo tutti, quello di inizio stagione: è un giocatore devastante. Francesco bisogna risparmiarlo, è stato troppo debole nei giorni scorsi per rischiarlo domani. Preferisco che si prepari senza pressioni e farlo tornare al 100%». Giovedì c’è il Feyenoord in Europa League, non pensarci sarebbe strano, ma il tecnico francese preferisce ragionare con ordine e concentrarsi sul Parma: «Il nostro obiettivo è solo vincere la prossima partita. A che serve pensare all’Europa o alla fine del campionato? Facciamo come a Cagliari, poi faremo i conti. Non voglio sentire nulla su giovedì, tantomeno sul 2 marzo (Roma-Juve, ndc). Questo è l’atteggiamento giusto, così non perdiamo la testa per altre cose. Non abbiamo scelta, domani contano solo i 3 punti. Nonostante la classifica, il Parma è una squadra che non rinuncia, che non molla: in Coppa Italia ha perso solo nel recupero contro la prima della Serie A. Noi dobbiamo dimostrare che c’è divario in classifica tra noi e loro. Non c’è altro da fare».
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Garcia contro il Parma senza Totti e Maicon
Attaccante e terzino ancora influenzati. Il mister giallorosso ritrova Gervinho e convoca Doumbia
Senza il capitano aumentano le possibilità d’esordio per Doumbia: «Ha viaggiato un po’ prima di arrivare, ma sappiamo che giocatore è. Le statistiche lo dimostrano, è un attaccante che la butta dentro, è un bomber. Ci aspettiamo soprattutto questo da lui, senza pressioni. Ha fatto solo un allenamento, deve ancora capire il gioco della squadra, per il momento deve per lo più entrare nel gruppo e deve mettersi palloni ìsotto i denti”. Ho parlato di questo con lui e dopo la partita di domani avrà tempo per lavorare. Ma per il momento è pronto, sia per iniziare che per entrare in partita». ? più probabile la seconda opzione, con Ljajic, Florenzi e Gervinho ai nastri di partenza. L’ivoriano manca da un mese e mezzo e Garcia non vedeva l’ora di riabbracciarlo: «Ma nessuno è indispensabile, i cimiteri sono pieni di persone indispensabili. Nessuno dei miei giocatori lo è però, perché a ognuno di loro serve la collettività. Questo sì, al 100%. Ora serve essere più solidi in difesa, perché è la base per vincere, ed essere efficaci in attacco, ma finché abbiamo occasioni la squadra gioca in un modo che mi soddisfa. Possiamo giocare meglio, è vero, ma l’obiettivo resta fare gol per vincere». A Cagliari sono serviti due assist di Verde per portare a casa i tre punti, stavolta il baby da prima pagina dovrebbe tornare in panchina, ma Garcia lo tiene in grande considerazione: «L’ho preso io dalla Primavera e da dicembre è nella mia rosa. Bisogna però lasciarlo tranquillo, per non mettergli troppa pressione e fargli tenere i piedi per terra. Deve continuare ad imparare, le qualità ce l’ha: domani può iniziare, partire dalla panchina o non giocare. La cosa più importante è che ha un futuro nella Roma».
Pochi giovani hanno la fortuna di ascoltare parole simili. Per esempio, a Uçan non è successo: «Ha passato in infermeria 2 mesi e mezzo sui 5-6 in cui sta con noi, questo è un limite. Conosciamo le sue qualità, l’ho voluto io, ma non ha potuto giocarsela con gli altri. Era possibile cederlo in prestito, ma credo sia meglio che migliori con noi. Arriverà il suo momento, se continuerà ad ascoltarmi e a cancellare i suoi difetti». Ultimamente sono venuti fuori anche quelli di Pjanic, che ha perso brillantezza: «? da inizio stagione il giocatore che copre di più il campo in ogni partita, è quello che corre di più. Ma sapendo delle sue qualità ci aspettiamo sempre di più, dovrebbe incidere di più nelle zone importanti del campo. Va detto che è stato costretto a giocare anche se non era al 100%, è la storia di questa stagione. Siamo in attesa del giocatore che ha dimostrato di essere, un giocatore di alto livello». Sul caso Lotito non una parola in più rispetto al comunicato del presidente Pallotta («io mi occupo solo di calcio giocato»), d’altronde il messaggio era stato tanto duro quanto chiaro. La lista dei convocati: Astori, Cole, De Rossi, De Sanctis, Doumbia, Florenzi, Gervinho, Keita, Ljajic, Manolas, Mapou, Marchegiani, Nainggolan, Paredes, Pellegrini, Pjanic, Sanabria, Skorupski, Spolli, Torosidis, Uçan, Verde.
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