Il campionato della Roma non è finito. Alla vigilia della sfida contro l'Udinese Paulo Fonseca ha mandato un messaggio chiaro a tutto lo spogliatoio, che non può assolutamente mollare dopo il ko con il Milan, una sconfitta da cancellare immediatamente. Il tecnico portoghese - riporta "Il Tempo" - ha voluto ribadire lo stesso concetto a più riprese durante la conferenza stampa della vigilia: "La squadra dovrà fare una gara con la stessa motivazione dell'andata, deve avere un'ambizione identica. Capisco che i risultati non sono quelli che ci aspettavamo, ma rispetto all'inizio della stagione siamo cresciuti. Non mi aspettavo il risultato contro il Milan, perché i ragazzi avevano lavorato molto bene. Ciò che è importante è che abbiamo un'identità, è cresciuto il nostro modo di giocare e di pensare. Ovviamente dobbiamo fare altri risultati. Ma non è tempo di fare bilanci, chi pensa che il nostro campionato è finito sbaglia. Problema di condizione? È' soltanto una questione di ritmo. Abbiamo 10 sfide, dobbiamo pensare gara dopo gara. Sono fiducioso che la squadra avrà un buon atteggiamento e ambizione per vincere".
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Fonseca: “Roma, non è finita”
Il tecnico portoghese suona la carica alla vigilia della partita con l'Udinese
Per farlo la Roma si presenterà alla sfida di stasera con il consolidato 4-2-3-1. "Mai abbiamo avuto difficoltà tattiche con Samp e Milan, noi iniziamo quasi sempre a tre e non abbiamo mai avuto problemi sulle marcature preventive" - che vedrà la presenza di Mirante tra i pali (Pau Lopez si è allenato per la prima volta in gruppo ma non è ancora pronto per giocare e sarà out come Zaniolo) e almeno cinque cambi rispetto alla fallimentare spedizione di San Siro.
In difesa sulle corsie esterne torneranno ad agire Bruno Peres e Kolarov, mentre l'unico vero dubbio di formazione riguarda il centrocampista che affiancherà Cristante in mediana in virtù delle squalifiche di Veretout e Pellegrini. Diawara è apparso in affanno ed ha commesso un paio di errori da matita, rossa, perciò Villar scalpita ed è pronto per giocare la sua seconda partita da titolare in giallorosso dopo quella con il Cagliari, ultimo match prima dello stop per il Coronavirus.
Davanti toccherà ancora una a volta a Dzeko (probabilmente riposerà con il Parma) con il terzetto formato da Carles Perez, Pastore e Kluivert sulla trequarti. Destinati alla panchina Under (fissato l'appuntamento tra Fienga e il ds del Napoli Giuntoli) e Mkhitaryan, ma per motivi diametralmente opposti: "Cengiz è rimasto fuori per, motivi di condizione fisica e per le strategie adottate durante le partite. Ma in questo momento abbiamo bisogno di tutti i giocatori e tutti possono giocare. Devo confessare che quello di Miky è un dubbio che ho per questa partita. Perché non è facile per un giocatore adesso fare due partite di fila. Non possiamo - ha chiarito Fonseca dando un chiaro segnale sulle scelte per il turnover - dimenticare che dopo due giorni giochiamo a Napoli». La Roma è chiamata a dare un seguito alle parole del suo allenatore, soprattutto evitando di sottovalutare un avversario reduce da due sconfitte di fila e a rischio retrocessione.
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