rassegna stampa

Florenzi e Perotti confermati. Anche Fazio ko

LaPresse

Il difensore argentino ha avvertito un problema all’adduttore destro e quella contro il Torino sarà la seconda partita dell’anno che salta per lo stesso fastidio

Redazione

Il 2020 della Roma si apre come era finito, ovvero con l'infermeria piena, scrive Filippo Biafora su "Il Tempo". Contro il Torino Fonseca dovrà fare a meno di Zappacosta, Santon, Cristante, Pastore, Kluivert e all'ultimo momento anche di Fazio. Il difensore argentino ha avvertito un problema all’adduttore destro (è la seconda partita dell’anno che salta per questo fastidio) e per evitare di aggravare la situazione lo staff medico ha preferito lasciarlo a casa a scopo precauzionale. Di certo l'assenza del numero 20 non influenzerà le scelte del tecnico portoghese, che vuole iniziare il nuovo anno con una vittoria con i granata, così come era successo già nel gennaio 2019. La Roma ha trovato una solida base e schiererà probabilmente la stessa formazione che ha battuto sonoramente la Fiorentina, con l’unico ballottaggio che riguarda il ruolo di esterno sinistro d'attacco. Perotti ha superato tutti nelle gerarchie anche grazie all’infortunio di Kluivert - «Justin non sta bene, ha avuto un problema muscolare e non lo voglio rischiare, può essere pronto dopo la Juve. Per Pastore serve più tempo, è un problema più difficile da risolvere» le parole di Fonseca in conferenza - ed è pronto alla quinta partita di fila dall'inizio, con Mkhitaryan lasciato in panchina. In difesa sarà ancora una volta Florenzi ad agire sulla fascia destra. Le voci di mercato e di un addio sembrano ormai un ricordo lontano e il capitano della Roma è pronto a disputare la quarta gara consecutiva da titolare. Tanti gli indisponibili anche per Mazzarri (out Ansaldi, Bremer, Baselli, Parigini, Millico, Iago Falque e Lyanco), che però pretende una reazione dai suoi nonostante il difficile impegno: «Le statistiche possono essere sovvertite, mi tocco. La Roma sta andando a mille, ha valori eccezionali. Sono una corazzata, ma dobbia-mo pensare che possiamo fargli male. E una trasferta proibitiva, ma questa sensazione va trasformata in qualcos'altro».