Delibera approvata ma stadio ancora lontano, lontanissimo e molti nodi ancora da sciogliere. Roma-Lido, ponte ciclopedonale sul Tevere e salvaguardia ambientale sono tre nodi che gli emendamenti, presentati e approvati in Consiglio comunale alla delibera che sancisce l’interesse pubblico alla costruzione dello Stadio della Roma a Tor di Valle, hanno ancora di più evidenziato.
rassegna stampa
Ferrovia e vincoli ambientali, lo stadio della Roma è lontano
Di emendamenti ne erano stati presentati 119. Ne sono stati dichiarati ammissibili solo 44. E di questi ne sono stati approvati 11 più altri 8 trasformati in ordini del giorno.
Il progetto, di base, resta quello presentato da Pallotta: stadio da 60mila posti con le sue immediate pertinenze, Business Park con tre torri e area commerciale. Le modifiche principali le ha ottenute il Campidoglio durante la trattativa e riguardano le opere pubbliche: almeno il 50% dei tifosi deve poter raggiungere lo stadio con il trasporto su ferro, il ponte ciclopedonale sul Tevere e la riduzione delle cubature a compensazione.
La ferrovia Roma-Lido rientra nel progetto dalla porta principale. Di emendamenti ne erano stati presentati 119. Ne sono stati dichiarati ammissibili solo 44. E di questi ne sono stati approvati 11 più altri 8 trasformati in ordini del giorno. Fra gli emendamenti approvati, spicca quello, a firma D’Ausilio/De Luca (Pd), che impone, a fianco alla Metro B e alla sua ipotizzata nuova diramazione, il «contestuale potenziamento della Roma-Lido con interventi di ammodernamento e attrezzaggio necessario per il raggiungimento» dello standard di 8 treni l’ora, uno ogni 7 minuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA