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Alle 20.45 in un Olimpico deserto si gioca la sfida della Capitale: biancocelesti per il quarto posto, i giallorossi sognano il vertice

Redazione

Ci siamo! Finalmente il derby della Capitale si gioca anche se in condizioni surreali perché immaginarlo senza tifosi fa impressione, come riporta Il Tempo.

La stracittadina più sentita d’Italia senza pubblico perde molto delle sue caratteristiche, viene meno lo sfottò tipico capitolino, così come il carismatico richiamo delle due curve sempre pronte a inventare nuove e fantasiose coreografie. Quest’anno nulla di tutto questo solo Lazio e Roma in campo, per la prima volta nella storia dei derby di venerdì, con quel silenzio surreale che lascia spazio solo alle urla delle panchine che mai come domani attive e partecipi a ciò che accade in campo. E lo saranno sin dall’inizio visto che sarà la sfida tra le due squadre del campionato che segnano di più nei primi quindici minuti di gioco. Il pronostico parla di una partita di livello tra due gruppi pragmatici, affidati a regimi di gioco e teoremi di crescita diversi, ma entrambi riusciti. La Lazio che lo scorso anno ha visto sfuggire il grande sogno forse anche complice l’incasinarsi collettivo dovuto alla pandemia che ha cambiato gli equilibri mondiali.

È la squadra che ha cambiato meno, si presenta forte dei «vecchi» principi, ben consapevole di come si deve giocare questa partita. Ha sofferto a inizio stagione, probabilmente complice proprio la faticosa chiusura della scorsa stagione, ma poi si è rialzata ed è tornata a giocare il suo calcio: lo dicono le ultime due gare con Fiorentina e Parma (anche se in questa stagione i biancocelesti non ne hanno mai vinte tre di fila) nelle quali si è imposta tornando a mostrare se non tutte buona parte delle sue qualità. Immobile si conferma in condizione stellare a quota sedici reti in diciannove partite giocate tra campionato e Champions. E proprio nell’Europa che conta la Lazio è l’unica italiana a non aver ancora perso una partita: e questo vorrà pure dir qualcosa anche se in solo quattro gare quest’anno la squadra di Inzaghi è riuscita a non incassar gol. Insomma la strada è lunga e per arrivare al top ai biancocelesti manca ancora qualcosa: magari proprio un successo al derby potrebbe permetterle di decollare e accorciare sul gruppetto di testa. Diametralmente opposta la situazione della Roma che arriva alla sfida contro i rivali cittadini al top della condizione ma con un grosso cruccio: non ha mai vinto contro una big quest’anno.

Fonseca con il cambio di modulo sembra aver trovato la quadra di gioco e assetto di una squadra che sta iniziando ad avere una sua fisionomia precisa. Cresce, va veloce e ha molto prospetto per il futuro visto la giovane età di molti elementi chiave. Non è un caso se tra i titolari in quella che dovrebbe essere la formazione tipo, ci sono almeno quattro giocatori che un derby della Capitale non lo hanno mai giocato.

A partire dall’armeno Mkhitaryan (da molti definito una delle rivelazioni dell’intera serie A) che lo scorso anno lo aveva saltato per infortunio: ma anche Ibanez, Villar e lostesso Karsdorp. Eppoi c’è il fattore campo che quest’anno per quanto riguarda la Roma ha fatto la differenza nonostante l’assenza del pubblico. La Roma in casa fin qui è stata una macchina da guerra, ma questo va in contro tendenza con i numeri dei derby: i giallorossi non vincono in casa della Lazio dal 2016. Insomma se la volessimo sintetizzare potrebbe essere esperienza contro esordienti, ma sarebbe troppo riduttivo per tutti. Sicuramente, con uno sguardo alla classifica sarà la Lazio ad avere qualcosa in più da perdere, perché in caso di ko lo strappo dalla vetta potrebbe diventare irreversibile. Mail derby come ripetuto questi giorni alla noia è una gara senza pronostico e forse anche per questo gli ultimi due sono finiti in pareggio.