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Il Tempo

Effetto Ranieri

Redazione
La Roma ora produce e segna, subendo meno, ma la svolta è partita dalla serenità che Sir Claudio ha infuso nel gruppo

Prima psicologo, poi allenatore. Un mese fa esatto la Roma annunciava il terzo mandato sulla panchina giallorossa di Claudio Ranieri con un solo obiettivo: salvare una stagione che aveva preso una piega pericolosa, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. La Roma non è ancora fuori dal tunnel, ma la luce in fondo si ta sempre più viva. La notte europea col Braga oltre che tre punti e tre gol segnati (potevano essere almeno il doppio) e nessuno subito, ha portato nuove certezze e riesaltato antichi protagonisti. Ha lavorato sulla testa dei calciatori prima ancora che sulla tattica. La Roma ora produce e segna, subendo meno, ma la svolta è partita dalla serenità che Sir Claudio ha infuso nel gruppo. "Ritrovate il bambino che è in voi e tornare a divertirvi in campo" uno dei primi messaggi lanciati dal tecnico a Trigoria, e così è stato. Dopo il primo terribile trittico di gare (Napoli, Tottenham e Atalanta) dove comunque la squadra aveva terminato in crescendo il ciclo, Lecce e Braga sono state due tappe fondamentali per una squadra che poco più di un mese fa faceva fatica a battere la Dinamo Kiev e si faceva rimontare dall'Union Saint-Gilloise in coppa. La testa dei giocatori è più libera, c'è alchimia tra tecnico e singoli e chi prima faticava ora non accenna a fermarsi. Dai ritrovati Hummels e Paredes, a un Dybala tornato a giocare e Saud fino a poche ore fa un vero e proprio oggetto misterioso.