Le difficoltà si sommano e per non compromettere definitivamente l’umore di Dzeko, tutti sono pronti a correre in sua difesa. Parte Spalletti, finisce Sabatini, che al termine di una gara emotivamente distruttiva, prova a salvare il salvabile: «Capisco che sia difficilmente comprensibile in un momento come questo, soprattutto per i tifosi, parlare di una partita positiva di Dzeko. Magari riguardandola con calma, tutti si accorgeranno quanto di buono ci sia stato nella sua prestazione. Dirò una cosa che sarà contestata - continua il ds - ma non me ne frega niente: stava giocando una grande partita poi ha avuto l’episodio del gol mancato e la cappa del pessimismo lo ha colto. Edin però merita rispetto, quello che spesso non gli viene riconosciuto».
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Dzeko flop, Sabatini lo difende
Sabatini ci tiene a sottolineare più di un riferimento legato al futuro in giallorosso del bosniaco: «È il nostro centravanti e andremo avanti con lui: non abbiamo dubbi su questo». Parli di Dzeko e il discorso finisce inevitabilmente su Totti. Il ds, però, non cambia le carte in tavola: «Non so se il gol di Francesco stravolga lo scenario legato al suo rinnovo contrattuale, c'è una disposizione della società del presidente Pallotta. Non credo che le cose muteranno, però bisogna dare atto al giocatore e a Spalletti che lo sta facendo giocare. Entrambi stanno lavorando bene».
E mentre l'analisi della gara si concentra soltanto sui rimpianti di un'occasione persa, «è stato uno zibaldone calcistico, è la prima volta che accade nel corso Spalletti», rimangono in stand by anche tutti i discorsi personali: «Al momento è tutto sospeso, siamo soltanto dei figuranti rispetto alla squadra che deve rimanere al centro della scena. Vedremo in futuro quello che accadrà».
(A. Serafini)
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