La Roma non è più la “casa” dei bosniaci. Pjanic se n'è andato e gli altri due, Zukanovic e Dzeko sono pronti ad emularlo. Come riporta l'edizine odierna de "Il Tempo", ufficialmente il centravanti non è sul mercato, ma è una versione che serve a temporeggiare e potrebbe cambiare in fretta. Finora Dzeko ha ricevuto proposte concrete solo dalla Cina, destinazione poco gradita. Il Sunderland è un opzione di ripiego, l’Inter una porta che potrebbe aprirsi nel momento in cui Icardi dovesse lasciare Milano. Intanto sabato a Dubrovnik Edin ha visto Italia-Germania in tv insieme a Perisic e al viola Kalinic.
rassegna stampa
Dzeko e Zukanovic, bosniaci in fuga
Spalletti non considera il centravanti un titolare, se il procuratore dovesse portare a Sabatini delle soluzioni valide il ds le prenderà in considerazione. Il difensore è stato bocciato dal tenico
In nerazzurro oltre all'attaccante esterno, Dzeko ritroverebbe Roberto Mancini che lo conosce bene e lo stima. Per il momento lo aspetta il ritiro con la Roma. Spalletti non lo considera un titolare e lo ha ribadito ai dirigenti che, a loro volta, si trovano così nella scomoda posizione di dover difendere un patrimonio del club: è costato 14 milioni e ne guadagna quasi 5 netti all’anno. Dipendesse da Sabatini, Dzeko meriterebbe un’altra chance ma se il procuratore dovesse portargli sul tavolo delle soluzioni alternative il ds le prenderà in considerazione.
Non è molto diversa la situazione di Zukanovic, bocciato da Spalletti e intenzionato a salutare quanto prima. Le richieste non mancano: Atalanta e Palermo e qualche segnale dalla Germania. La Roma lo ha pagato 4 milioni tra prestito e riscatto già esercitato e si accontenterà di una cifra simile.
Sul capitolo cessioni è dato per fatto il prestito di Castan alla Sampdoria, mentre in lista d’uscita ci sono anche i vari Paredes, Sanabria, Torosidis,Gyomber e Vainqueur, oltre a Ljajic e Iago Falque che sono arrivati a un passo dal Torino ma le resistenze del serbo hanno bloccato la doppia operazione, chiusa a circa 8 milioni complessivi tra le società. Ljajic preferisce la Spagna e strizza l’occhio al Celta Vigo, se non va da Mihajlovic rischia di saltare pure il trasferimento di Iago Falque. Paredes ha invece rifiutato lo Zenit (offriva 15 milioni). La Russia non piace neppure a Sanabria(ha detto no al Rubin Kazan), ora “flirta” col Tottenham: richiesta giallorossa di 15 milioni, con una percentuale da girare al Barcellona.
Ieri altra domenica di lavoro per Sabatini a Trigoria, domani lo raggiungerà Spalletti e giovedì arriveranno i giocatori. Oggi sbarca dal Brasile Gerson, domani è il turno di Alisson, che dovrà giocarsi il posto con Szczesny. Gli extracomunitari Alisson e Gerson potranno essere tesserati subito grazie a Castan, che ha appena ottenuto la cittadinanza italiana. Mario Rui firmerà a giorni, per Schick siamo allo strappo finale nella volata con la Samp, nel frattempo si decide su Caceres e Zabaleta. Per il ruolo di difensore centrale, più facile arrivare a Juan Jesus piuttosto che a Vermaelen.
(A. Austini)
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