"E' un peccato che la Roma non abbia vinto nulla in questi anni". L'amara considerazione sull'andamento dei giallorossi nell'ultimo lustro è arrivata da Dzeko, capitano della squadra e leader dello spogliatoio arrivato al suo quinto anno nella Capitale, scrive "Il Tempo". L'attaccante bosniaco, raccontandosi a The Athletic, guarda pero al futuro con maggiore fiducia: "Spero che questo andamento possa cambiare, perché questo club merita di vincere trofei. Qui c'è tutto quello che puoi desiderare. Dobbiamo fare questo ultimo passo, vincere qualcosa. Ogni trofeo ti dà più fiducia per raggiungere traguardi più alti". II numero 9 romanista oggi compie 34 anni e lo fa con i gradi di capitano della Roma: "Non ho rubato niente a nessuno, è una cosa naturale. Sono l'unico calciatore rimasto rispetto a 5 anni fa. E' un privilegio per me arrivare dopo Totti e De Rossi, sono le più grandi leggende non solo della Roma, ma anche in Italia. Le critiche nel calcio sono naturali. Forse è difficile per alcuni giocatori, specialmente i più giovani, per loro la pressione è maggiore. Sono sicuro al 100% che non è la stessa cosa fischiare me o fischiare i più giovani come Kluivert. E' molto più difficile per loro".
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Dzeko dice 34: “Che peccato non vincere”
Il bosniaco: ""Spero che questo andamento possa cambiare, perché questo club merita di vincere trofei"
Dzeko non risparmia una piccola stoccata alla gestione societaria commentando una foto di squadra del 2015: "Tanti buoni giocatori, se ogni anno vendi un calciatore perdi continuità. I nuovi hanno sempre bisogno di tempo per abituarsi al campionato e al club. Ma devo dire che la Roma è cresciuta molto negli ultimi 4 anni e ogni anno diventa più grande". Non è ancora il momento per ripartire. Dzeko, come tutti gli altri, si allena a casa. Ma quando sarà finalmente arrivata l'ora di tornare a Trigoria, ci sono ancora due obiettivi da rincorrere, quarto posto ed Europa League. Volendo, si potrà subito provare a vincere.
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