Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta. Maglia azzurra, note di Mameli e mano sul petto: si riparte. Ha inizio il nuovo corso griffato Antonio Conte, di fronte c’è l’Olanda, imbattuta nell’ultimo Mondiale e capace di salire sul podio. Al San Nicola di Bari (diretta tv RaiUno 20.45) ci sarà il pubblico della grandi occasioni: già venduti oltre quaranta mila biglietti per la prima amichevole degli azzurri post Mondiale. Il nuovo ct riparte dalle macerie del Brasile, con un Balotelli in meno, ma con tanto entusiasmo in più. «La formazione ce l’ho in testa - ammette il ct azzurro - contro l’Olanda parerà Sirigu, gli altri dieci li vedrete schierati. L’Olanda è una squadra forte, con valori consolidati, noi vogliamo fare le cose fatte per bene».
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«Dobbiamo dare l’esempio»
A Bari contro l’Olanda l’esordio di Conte in Nazionale Il tecnico: «È importante partire con il piede giusto»
El Shaarawy potrebbe essere esentato dall’impegno di questa sera per un problema alla caviglia mentre Marchisio - squalificato contro la Norvegia - dovrebbe essere in campo per tutta la partita. «Il mio compito è quello di far crescere i giovani assemblandoli ai veterani. In questi tre giorni ho visto un atteggiamento molto positivo, c’è grande senso di responsabilità da parte di tutti: tramite la Nazionale vorremmo essere di esempio per tutto il Paese». È un Conte differente rispetto alla Juventus, un tecnico più rilassato, meno scontroso, non avverte il senso di accerchiamento che aveva nella squadra di club. «Sono più simpatico? Spero che i giocatori apprezzino il mio modo di essere - confessa - sono una persona che preferisce dire una brutta verità piuttosto che una bella bugia».
Il tecnico azzurro è consapevole delle difficoltà che lo attendono, e per questo investe il gruppo storico di responsabilità importanti. «C’è tanto da lavorare - ammette ancora Conte - la buona riuscita della nostra nazionale dipenderà molto dal rendimento di Buffon, De Rossi, Chiellini, Barzagli e Pirlo, gente che ci deve dare tanto dal punto di vista calcistico e umano. Loro dovranno prendere per mano i calciatori più giovani e accompagnarli in un percorso di crescita». Il test con l’Olanda non consentirà più di sei sostituzioni. «Cercheremo di ruotare a centrocampo e in attacco - ammette il ct - e magari anche gli esterni. Blocco Juve? Chi è qui, al di là che abbia già lavorato con me, è in nazionale perché lo merita.
Ho calciatori, bravi, intelligenti, disponibili, che mi hanno dimostrato di stare sul pezzo. Quello che mi lascia sereno è la loro voglia e la loro disponibilità: se continueremo così, ci toglieremo delle grandi soddisfazioni in futuro». Grandi aspettative e grandi responsabilità: l’esordio contro l’Olanda sarà il primo passo del cammino che porta verso gli Europei di Francia. Sarà tre cinque due, con Sirigu in porta, Ranocchia, Bonucci e Astori nella retrovie, De Rossi centrale di centrocampo, e con Immobile riferimento offensivo. «A prescindere che si possa vincere o meno, la mia squadra deve avere orgoglio, senso di appartenenza e responsabilità: dietro di noi c’è un Paese intero che tifa per noi. Proveremo con tutte le nostre forze a rendere felici i nostri tifosi. Se vogliamo tornare ad essere una squadra importante, dovremo tornare a essere squadra».
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