rassegna stampa

Derby da romani tra ansia e carica

Totti, De Rossi e Florenzi, tre titolari quasi scontati di una partita-bivio che vale 50 milioni

Redazione

I romani al derby, un vantaggio o un problema? Il solito dilemma si ripropone nella settimana dell’ansia giallorossa in vista della stracittadina di lunedì. Totti, De Rossi e Florenzi, tre titolari quasi scontati di una partita-bivio che vale 50 milioni.

Tre romani con storie e momenti ben diversi, a cui Garcia non vuole rinunciare in una sfida in cui la testa conterà almeno quanto le gambe e la tattica. Totti è tornato in fretta al centro della Roma dopo le tre panchine consecutive e la sensazione (sbagliata) che la squadra girasse meglio senza di lui. Un gol inutile su rigore a San Siro, poi la partita da leader contro l’Udinese, una sorta di prova generale dell’appuntamento a cui ha sempre tenuto in modo molto, molto particolare. «È il record più bello» urlò il capitano davanti alla telecamera dopo aver raggiunto Delvecchio e Da Costa in vetta alla classifica marcatori dei derby. Nell’ultimo, il 40esimo giocato in carriera, la doppietta per salire fino a 11 reti e tenersi tutto per sé il primato, immortalata con l’indimenticabile «selfie» sotto la Curva Sud.

Lunedì conta solo vincere, ma se dovesse arrivare un altro gol tanto meglio: gliene mancano ufficialmente due per tagliare il nastro dei 300 in carriera con la maglia giallorossa, ma se si conta l’autogol propiziato da Totti a Leverkusen in Champions (che la Uefa non gli ha attribuito come rete personale) ne basterebbe uno contro la Lazio per fare 300.

Ieri Francesco è sembrato uno dei più tranquilli alla ripresa degli allenamenti. Concentrato, motivatissimo ma non impaurito. Cerca di imitarlo De Rossi, che i derby li ha spesso sofferti «ma ora - ha raccontato - ho imparato a gestire la tensione e me li vivo abbastanza tranquillamente». Molto più loquace del capitano, Daniele ha iniziato a motivare uno per uno i compagni, per cercare di trasmettergli la carica necessaria in una gara del genere. In una Roma piena di stranieri può servire anche qualche «lezione» degli esperti in materia. Il terzo romano in rampa di lancio è quello meno sereno: Florenzi finora ha giocato piuttosto male le sue sfide contro la Lazio, lui che le affronta sin dalle giovanili e sente molto la rivalità. Darebbe tutto per sbloccarsi lunedì, quando Garcia gli chiederà un lavoro super sulla fascia. Toccherà di nuovo a lui, salvo sorprese, presidiare e attaccare gli spazi nella zona destra del campo partendo dalla posizione di terzino, con Torosidis pronto a spostarsi dall’altra parte.

Nella rosa del futuro il plotone romano è destinato a crescere. La società ha già comunicato alla Sampdoria che richiamerà dal prestito Romagnoli, sul quale le eventuali valutazioni su un nuovo prestito verranno fatte solo in caso di un recupero certo di Castan. Ma prima o poi il ragazzo di Anzio diventerà il titolare della difesa giallorossa. Dovrebbe quantomeno ripassare per Trigoria anche Bertolacci, cresciuto molto in questa stagione al Genoa: Sabatini (salito ieri a Milano per incontri di mercato) ha cambiato idea sul centrocampista di Spinaceto e vuole a tutti i costi risolvere a favore della Roma la comproprietà. La prossima settimana è in programma un incontro con il club ligure per cercare un’intesa. C’è il Milan alla finestra, ma prima Bertolacci avrà finalmente una chance da romanista. Puntando il prossimo derby.