rassegna stampa

De Rossi tenta il recupero per la Fiorentina

Il solito polpaccio è andato ko, per la sesta volta in carriera (la più recente sette mesi fa contro il Real Madrid) ed il guaio è proprio questo

Redazione

È scritto «ematoma sottocutaneo e muscolare», si legge lesione al gemello della gamba sinistra. Per De Rossi la risonanza magnetica svolta ieri mattina a Villa Stuart è stata una spiacevole conferma di quanto già emerso dalla prima ecografia dopo l’infortunio in Nazionale.

Il solito polpaccio è andato ko, per la sesta volta in carriera (la più recente sette mesi fa contro il Real Madrid) ed il guaio è proprio questo: se fosse stata una nuova lesione sarebbe stato meglio, la botta subita con la maglia azzurra ha invece riaperto la vecchia cicatrice che si è formata sul muscolo. L’ematoma ne è semplicemente la prova più evidente. I tempi di recupero si aggirano tra le due e le tre settimane, l’obiettivo del numero 16 è tornare disponibile per la trasferta di Firenze, tra 12 giorni. Difficile. Sarà sicuramente out per Roma-Sampdoria di domenica e non avrebbe potuto esserci comunque nella sfida d’esordio in Europa League con il Viktoria Plzen, vista la squalifica di tre giornate da scontare.

A raccoglierne l’eredità a centrocampo sarà Paredes, ma potrebbe beneficiare dell’assenza di De Rossi anche Florenzi, che dalla Nazionale farà rientro oggi, in tempo per l’allenamento delle 18 fissato da Spalletti. Con l’azzurro arriveranno Szczesny e Gerson, tutti gli altri sono attesi giovedì per la ripresa degli allenamenti con una doppia seduta (domani giorno libero). Salah e Alisson saranno gli ultimi a tornare e il portiere in particolare dovrà smaltire il jet lag dopo il lungo viaggio dal Brasile: Szczesny parte ancora avanti nelle gerarchie.

Juan Jesus ha ripreso a lavorare con il gruppo dopo il forfait precauzionale nell’amichevole col San Lorenzo, Perotti ha svolto individuale in palestra ma non preoccupa, Nura ha ricominciato a correre. Intanto, dal ritiro con l’Olanda Strootman confessa: «All’inizio è stato difficile, sei più concentrato sul ginocchio che sulla partita, ma ora posso dare tutto in campo. Sono uscito dal tunnel».

(E. Menghi)