È rimasto per vincere e ora che è molto vicino al punto più alto della sua carriera non s’illude di potercela fare, ma spera con tutto se stesso di giocarsi fino in fondo quella che potrebbe essere la sua ultima opportunità. De Rossi è quasi arrivato alla fine della corsa e, comunque vada, avrà lasciato un segno profondo nella storia romanista segnando il rigore più difficile della sua vita contro il Barcellona e trascinando con una prestazione da top player la squadra alle semifinali di Champions. Tra meno di due settimane diventerà – salvo imprevisti – il record-man giallorosso nell'Europa più grande, calcando il campo per la 58esima volta. Totti è fermo a 57, il suo erede ha 180 minuti per superarlo. Il capitano di oggi può "battere" quello di ieri, prenotando un posto da sogno: "È stato un trionfo – ha sottolineato De Rossi nel post-impresa – per la dimensione della Roma, per la nostra storia, è qualcosa di incredibile. Ma ora non dobbiamo pensare di aver fatto un miracolo, guardiamo avanti e continuiamo a crederci". Laggiù, sull'insidiosa strada per Kiev, c’è il suo obiettivo più grande, il trofeo più bello di tutti. Ma prima c'è il sentitissimo derby da giocare, e non vuole perderselo per nessun motivo al mondo. Di Francesco è pronto a spremere il numero 16, che ha già riposato con la Fiorentina e dopo la Lazio avrà modo di farlo di nuovo o nel turno infrasettimanale col Genoa o con la Spal. Daniele ora ha esclusivamente la Roma in testa e questo lo aiuta a non disperdere energie, ha lasciato la Nazionale e solo un ritorno di Conte potrebbe fargli cambiare idea.
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De Rossi a un passo dalla storia
Il capitano giallorosso può diventare il giocatore della Roma con più partite in Champions League
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