Una lenta ed inesorabile rivoluzione. Dan e Ryan Friedkin hanno preso in mano la Roma lo scorso 17 agosto e come era lecito attendersi hanno dato la loro impronta al club, cambiando diverse figure chiave all’interno della società. Per quanto riguarda il ramo sportivo - per controllare tutto ciò che succede a Trigoria il presidente ha deciso di farsi creare un nuovo lussuoso ufficio con vista sui campi - la figura di riferimento, riporta "Il Tempo", è stata individuata in Tiago Pinto, general manager che sarà affiancato da Lombardo e De Sanctis.
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Dalla panchina agli uffici, Friedkin cambia: il preferito resta Allegri
I nuovi proprietari hanno già cambiato diverse figure in società: la scelta più delicata sarà l'allenatore
Il portoghese, che ha scelto di mantenere Gianluca Gombar all’interno della sua squadra dopo il caos sostituzioni in Coppa Italia, ha in mente di ristrutturare l’area scouting e quella relativa alla match analysis e soprattutto è all'opera sulla questione allenatore, visto che il destino di Fonseca sembra ormai scontato nonostante una semifinale di Europa League da giocare.
Certificata l’impossibilità di arrivare a Nagelsmann, il preferito della proprietà resta Allegri, il cui futuro è ancora tutto da scrivere. Altro nome in lista è quello di Sarri: il suo agente, Ramadani, è segnalato in Italia e potrebbe tornare alla carica con Pinto per convincerlo ad assumere il suo assistito, il cui profilo si sposa con l’idea del dirigente di lavorare con una rosa ridotta e non extralarge. Sul fronte societario, i Friedkin - per ora - hanno confermato al timone l’ultimo Ceo dell’era Pallotta, Guido Fienga, e hanno scelto Stefano Scalera per i rapporti istituzionali e il progetto stadio, mentre è partita la caccia ad un nuovo direttore commerciale dopo la separazione con Giorgio Brambilla. I texani non erano soddisfatti del lavoro fatto dal dirigente (era tornato a gennaio 2020) sul fronte sponsor e hanno voltato pagina.
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