Cinque facce nuove, tutte da scoprire. Dal tedesco Rudiger col nome italianissimo (Antonio) al francese Vainqueur che, dallo slovacco Gyomber al brasiliano Emerson Palmieri fino al giovane attaccante argentino Ponce, sbarcato a Trigoria prima del previsto. Garcia studierà soprattutto loro (tranne Gyomber, convocato in nazionale) durante questa lunga e forse inopportuna sosta del campionato.
rassegna stampa
Da Rudiger a Ponce ecco l’«altra» Roma
Il tedesco torna in gruppo e a Trigoria sono tutti convinti di aver preso un potenziale titolare. Vainqueur pronto
Nella doppia seduta di ripresa ieri i segnali migliori li ha avuti da Rudiger. Il centrale ex Stoccarda ha fatto i primi allenamenti con i compagni, toccando finalmente il pallone. Ed è stato subito un piacere osservarlo in campo: un metro e novanta d’altezza, fisico imponente, nessuna paura anche in fase di impostazione a conferma di una buona personalità a dispetto dei suoi 22 anni, un approccio quasi scientifico alla professione (lo hanno già visto studiare gli avversari al computer e al video) e una ruvidezza su cui dovrà lavorare un po’ per adattarsi in fretta al campionato italiano.
A Trigoria sono tutti convinti di aver preso un potenziale titolare. Lo dice il prezzo (13 milioni tra prestito e riscatto) e lo conferma la fiducia che gli dà il ct tedesco Loew in ottica Europeo. Sperava di averlo già con sé ma dovrà aspettare i prossimi impegni della Germania ad ottobre, visto che Rudiger ha ancora bisogno di allenarsi dopo il doppio intervento subìto al ginocchio, l’ultimo di «pulizia» il luglio scorso. «Adesso devo recuperare il ritardo» ha scritto il difensore classe ’93 sui social dopo il primo allenamento di ieri. Se tutto procederà per il meglio potrà essere nel gruppo in partenza verso Frosinone, poi spetterà a Garcia decidere se è il caso di buttarlo subito nella mischia. Dipenderà anche dai progressi di Castan, altro osservato speciale durante la sosta, e dalla voglia di confermare De Rossi nella linea a quattro in difesa.
Sulla carta, ha meno bisogno di rodaggio Vainqueur. Sabatini lo aveva bloccato da un mese (ecco perché nella Dinamo Mosca non giocava più) e ha atteso la decisione dei medici su Strootman per chiudere l’affare. La Roma lo ha strappato ai russi pagando meno di un milione, nel frattempo si era inserito il Napoli che ne offriva quasi tre alla Dinamo. Ma Vainqueur, dopo aver parlato anche con Garcia, la sua scelta l’aveva fatta.
Bravo nel recupero palla e nel palleggio, ha un buon tiro e può giocare sia in un centrocampo a due che a tre. La Roma è la prima grande chance della carriera, presto arriverà il suo turno.
Lo attendono anche Gyomber ed Emerson Palmieri. Dopo averlo preso dal Catania in prestito con diritto di riscatto, per il centrale Sabatini ha rifiutato quattro offerte (Frosinone, Bologna e le due genovesi) nell’ultimo giorno di mercato , convinto che lo slovacco abbia i numeri per restare nella Roma. In partenza è il quarto centrale, ma in una stagione con tanti impegni può far comodo anche lui. Stesso discorso per Emerson Palmieri, che a sinistra rincorre da terza scelta Digne e Torosidis. Da giovanissimo nel Santos prometteva bene, il Palermo lo ha portato in Italia ma gli ha dato poco spazio, visto che quel ruolo era coperto dall’efficientissimo Lazaar. Bravo soprattutto a spingere, tecnico e specialista dei cross (con Dzeko in area ne servono di più), a Emerson manca solo l’esperienza secondo i dirigenti.
Ne ha già fatta abbastanza nel Newell's Ponce, nonostante abbia appena 18 anni. Con lui la Roma non vuole commettere lo stesso errore fatto ad esempio con Sanabria, caricato da grandi aspettative e poi finito a immalinconirsi in Primavera. Per adesso deve allenarsi e imparare. Come l’uruguaiano Mendez, rientrato dal prestito al Perugia e inserito in prima squadra. Almeno fino a gennaio.
(A.Austini)
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