rassegna stampa

Da Renato a Iturbe, storie di flop

Nella Roma di giocatori pagati tanto e poi dimostratisi bidoni ne sono passati diversi

Redazione

I mugugni sempre crescenti della tifoseria giallorossa per le prestazioni sottotono di Patrik Schick, nemmeno lontanamente in linea con le aspettative, sono solo l’ultimo capitolo di contestazioni per flop clamorosi. Perché nella Roma, di giocatori pagati tanto e poi dimostratisi bidoni ne sono passati diversi.

Partiamo da un portiere. Ricordate Ivan Pellizzoli? Giunto per affiancare e poi prendere il posto dello scudettato Antonioli, l’ex-atalantino fu pagato la bellezza di 27 miliardi di lire. Restò a Trigoria fino al 2005, quando per la gioia dei tifosi romanisti fu ceduto alla Reggina. Clamoroso il retroscena che portò Cesar Gomez alla corte di Zeman nel 1997. L’anno prima il boemo, seduto sulla panchina della Lazio, aveva affrontato il Tenerife imbarcando 5 gol e la sua punta, Casiraghi, aveva faticato perché marcato molto bene. "Chi era che ti teneva?" Gli chiese Zeman. "Non mi ricordo il nome, finiva con la Z" rispose l’attaccante. E così alla Roma arrivò Cesar Gomez, 3 presenze in 4 stagioni, anziché Pablo Paz.

Altro flop, il brasiliano Cicinho. Pagato 9 milioni più 2 di bonus è stato giallorosso dal 2007 al 2012 (con due parentesi, al San Paolo e al Villarreal). E la coppia Renato Portaluppi-Andrade? Sono arrivati insieme a Roma nel 1988 per andarsene sottobraccio l’anno dopo. Costo totale della doppia operazione, 4.5 miliardi di lire. Un posto sulla black-list anche per Tomic (18 miliardi), Fabio Junior (30), Doumbia (16 milioni di euro) e Mido (altri 6 milioni). Ma per il momento i romanisti nutrono pochi dubbi su chi sia il peggior acquisto strapagato della storia giallorossa: Juan Manuel Iturbe, comprato a 25 milioni più bonus e mandato via a furor di popolo.