rassegna stampa

Cremona alla svolta

(Il Tempo – D.Palizzotto) La quiete prima della tempesta. Com’è ormai abitudine sotto Natale, la Procura di Cremona è pronta per una nuova accelerazione all’inchiesta sullo scandalo calcioscommesse, avviata oltre due anni e mezzo...

finconsadmin

(Il Tempo - D.Palizzotto) La quiete prima della tempesta. Com’è ormai abitudine sotto Natale, la Procura di Cremona è pronta per una nuova accelerazione all'inchiesta sullo scandalo calcioscommesse, avviata oltre due anni e mezzo fa e prorogata (almeno) fino al marzo 2014. L'incidente probatorio aperto ieri dal giudice per le indagini preliminari Guido Salvini sulle circa 200 apparecchiature informatiche sequestrate dai magistrati è solo un antipasto, le novità importanti dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Le voci da Cremona sono allarmanti, la nuova svolta sembra vicina. Il mister X tirato in ballo da Almir Gegic - personaggio di spicco, nella ricostruzione degli inquirenti, della cosiddetta banda degli «zingari» dedita alle scommesse illecite - dovrebbe presto avere un nome e un cognome. E con lui - uomo in grado di vendere risultati sicuri del campionato italiano (anche serie A) per cifre superiori ai 500 mila euro secondo la Procura - i magistrati lombardi potrebbero disporre altri arresti, anche se tra i nuovi indagati non dovrebbero figurare nomi di spicco.

Intanto il giudice Salvini ha dato il via all'incidente probatorio su computer, smartphone e tablet sequestrati agli indagati, tra cui il capitano della Lazio Stefano Mauri e il tecnico della Juventus Antonio Conte. Il lavoro dei quattro periti nominati dalla Procura comincerà il 20 dicembre e dovrebbe concludersi il 22 maggio 2014 (ma i tempi potrebbero dilatarsi), quando in aula saranno discussi i risultati degli accertamenti informatici. Ma i magistrati lombardi non si fermano qui e hanno già presentato due nuove rogatorie: la prima al ministero della Giustizia affinché possa avviare una collaborazione con le autorità singaporiane per ottenere i verbali degli interrogatori e la documentazione relativa all'arresto di Tan Seet Eng, ritenuto l’«organizzatore» dell'associazione che truccava gli incontri; la seconda sarà invece trasmessa presto all'autorità giudiziaria svizzera che ha già respinto una precedente rogatoria inoltrata dalla Procura per avere chiarimenti su un conto riconducibile a Mauri.

Ora il capitano biancoceleste aspetta la seconda decisiva udienza davanti al Tnas del Coni, cassazione dello sport, fissata per il 21 dicembre. Mauri, sanzionato con 9 mesi di squalifica per non aver denunciato le presunte combine delle gare Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011, spera (almeno) in uno sconto per poter tornare in campo ad inizio 2014. La sentenza dovrebbe arrivare entro fine anno.