"A.A.A. cercasi nuovo commissario tecnico della Nazionale. Antonio Conte annuncia il suo addio alla panchina azzurra, la sua esperienza si concluderà col prossimo Europeo in programma a fine stagione in Francia. L’annuncio del Presidente Federale Carlo Tavecchio non ha sorpreso nessuno, il divorzio era da tempo nell’aria. «Antonio Conte mi ha comunicato che al termine del campionato Europeo la sua esperienza finirà - afferma il numero uno della Figc - sente il richiamo del campo, la quotidianità dell'allenamento e questo è comprensibile».
rassegna stampa
Conte-Italia, fine dei giochi
Il ct azzurro annuncia l’addio alla nazionale dopo l’Europeo «Ho bisogno di tornare a fare l’allenatore». Andrà al Chelsea
"Una comunicazione congiunta, considerando le parole del ct azzurro apparse poco dopo sul suo profilo. «Sento di dover tornare a fare l'allenatore in un club, avendo così la possibilità di allenare tutti i giorni - afferma il tecnico salentino sulla sua pagina di Facebook - in questo momento la nostra concentrazione massima è rivolta unicamente all'Europeo. Chi mi conosce sa che il mio impegno sarà totale». Un rapporto breve, ma intenso quello consumato tra l’ex allenatore della Juventus e la Nazionale, un’esperienza importante che ha restituito dignità al calcio italiano dopo la clamorosa eliminazione subìta per mano del Costarica nel girone eliminatorio dell’ultimo Mondiale brasiliano. L'avventura di Conte alla guida degli azzurri inizia il 19 agosto 2014 con la firma di un contratto biennale fino al 30 giugno 2016; la Federcalcio gli assegna un doppio incarico: oltre a essere il commissario tecnico della Nazionale, l’allenatore diventa coordinatore delle squadre giovanili. Per garantire un ingaggio all’altezza della situazione serve il coinvolgimento dello sponsor tecnico Puma: Conte firma un contratto da 3,6 milioni l'anno. Il 4 settembre il tecnico esordisce sulla panchina azzurra sconfiggendo per 2-0 in amichevole l’Olanda. Iniziano le qualificazioni agli Europei di Francia, la Nazionale griffata da Antonio Conte è concreta, cinica, essenziale: il 10 ottobre 2015, grazie alla vittoria a Baku ottenuta contro l'Azerbaigian, l’Italia ottiene la qualificazione agli Europei. In due anni Conte è riuscito a vincere quasi tutte le sue sfide, tranne quella con la Lega Calcio che mai ha fatto quel passo in avanti per cercare di agevolare il rilancio del calcio italiano; troppi gli interessi dei club anteposti sempre e comunque all’azzurro Savoia, troppi gli stranieri tesserati ogni anno a discapito degli italiani che faticano a trovare spazio nel nostro campionato. E poi gli stage, la nota dolente di queste due stagioni in cui Conte non è mai riuscito a ottenere la possibilità di allenare il suo gruppo anche lontano da impegni del calendario internazionale.
"Nonostante l’addio Conte continuerà ad allenare una squadra con la maglia azzurra: il Chelsea. L’accordo col club londinese è chiuso da tempo, il magnate russo Abramovich è pronto a soddisfare le richieste del suo nuovo allenatore pur di rilanciare il suo club. La successione alla panchina azzurra è già partita: Donadoni, Ranieri o Capello sono i nomi che circolano a Via Allegri.
"(S. Pieretti)
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