rassegna stampa

Condannati i tifosi olandesi per la Barcaccia

I vandali di piazza di Spagna non potranno più mettere piede in uno stadio in patria, ma potranno continuare a seguire il Feyenoord in trasferta. La pena più alta (18 mesi di carcere) la sconterà un ventunenne che ha lanciato una bomba carta

Redazione

All'orda barbarica che sbreccò la fontana del Bernini a colpi di bottiglie di birra, urinò in piazza di Spagna e mise a ferro e fuoco il centro di una Capitale consegnata per ore alla violenza ultrà di importazione è andata, tutto sommato, di lusso. Erano finiti in 44 a processo, in Olanda, per lo scempio delle violenze prima della partita di Europa League del 19 febbraio scorso quando i tifosi del Feyenoord, saturi di birra e di ignoranza, giocarono impunemente a bowling con la Barcaccia per un intero pomeriggio prima di essere infine affrontati e dispersi dalle forze dell'ordine.

Il processo davanti al tribunale di Rotterdam è stato rapido, ieri sono arrivate le condanne, tutto sommato miti. Con la ciliegina di una decisione dal retrogusto surreale: i vandali di piazza di Spagna non potranno più mettere piede in uno stadio in patria, ma potranno continuare a seguire il Feyenoord in trasferta liberi, sulla carta, di sfogare lontano dalle strade e dalle piazze olandesi gli istinti belluini repressi in patria. La pena più alta, a 18 mesi di carcere, la sconterà un ventunenne che ha lanciato una bomba carta contro un poliziotto italiano (il Viminale non si è costituito parte civile nel processo).

La procura lo voleva condannato per tentato omicidio, e aveva chiesto il carcere per gli altri imputati accusati di violenza pubblica e lesioni a pubblico ufficiale. Sono stati tutti condannati, ma soltanto a scontare tra le 150 e le 200 ore di lavori socialmente utili. Avranno inoltre il divieto di andare allo stadio a Rotterdam, ha spiegato il giudice Vincent de Vinko, ma potranno come detto seguire il Feyenoord in trasferta. Mentre se il Comune di Roma ha rinunciato a costituirsi parte civile, l'associazione «Salviamo la Barcaccia» si è invece fatta avanti, offrendosi di restaurare due fontane del centro. La presidente Angela Manners ha spiegato che, con la società Koninklijke Woudenberg, donerà a Roma Capitale la somma di 100.000 euro per il restauro di due fontane storiche: la Fontana delle Api di Piazza Barberini e la fontana nei giardini di Viale Tiziano.

La convenzione è stata firmata ieri durante una cerimonia ufficiale in Campidoglio dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce. «Questo è un grande gesto di solidarietà e un atto di mecenatismo grazie a cui restituiremo ai cittadini due fontane storiche di Roma - gioisce il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce - Il patrimonio archeologico e monumentale della capitale è immenso e la collaborazione tra privati e pubblica amministrazione è ormai indispensabile per la sua manutenzione e fruizione».

(M. Villosio)