rassegna stampa

Chen Feng e il progetto Civitavecchia

(Il Tempo – M.Ciccognani) Chen Feng, 60 anni , presidente e fondatore di HNA Group, è l’uomo che nelle ultime ore è stato accostato alla Roma.

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(Il Tempo - M.Ciccognani)Chen Feng, 60 anni , presidente e fondatore di HNA Group, è l’uomo che nelle ultime ore è stato accostato alla Roma. Chen Feng è il leader di un impero. Il suo gruppo ha un assetto di 60 miliardi di dollari, un’azienda che gestisce l’aeroporto di Hong Kong e che può contare su una flotta di 260 aerei, una flotta marittima di 60 navi porta container e su una grande catena alberghiera. Eppure il suo nome non è nuovo per il territorio nazionale in quanto qualche anno fa, la HNA è stata vicinissima ad assicurarsi la realizzazione del più grande terminal container del Mediterraneo, oltre a un distripark da tre milioni di metri quadri e a un aeroporto.

Il progetto venne presentato all’Expo di Shangai dove era presente una delegazione italiana, guidata dall’allora presidente dell’Authority portuale Gianni Moscherini e da Giancarlo Elia Valori dopo una serie di visite della delegazione cinese in Italia. In particolare la multinazionale cinese dimostrò grande interesse per le aeree portuali e retroportuali dello scalo di Civitavecchia dove poter sviluppare il mega progetto. Ma non solo. Durante una delle tante visite da parte della delegazione cinese, venne presa in seria considerazione l’idea di realizzare a nord del porto, sulla litoranea per Tarquinia, un aeroporto cargo per rispondere alle esigenze della HNA. Il tutto per investimenti, allora, di oltre 3 miliardi di euro.

Ricorda l’allora presidente Moscherini: «Dopo vari incontri presso la sede della Centrale Finanziaria, gli ospiti della HNA visitarono il porto di Civitavecchia e le zone limitrofe. Il progetto era molto ambizioso. Lo portammo avanti io con il grande supporto di Giancarlo Elia Valori ed aveva il sostegno dell’allora ministro Frattini. Era un’occasione unica per Roma, un’occasione storica che abbiamo perduto per volontà politica. Cambiò infatti l’aria a Palazzo Chigi e il progetto si arenò, ma non è detto che un domani possa essere riproposto perché da quanto ne so, i cinesi non hanno ancora messo la parola fine e quel progetto sarebbe, soprattutto oggi in cui la crisi ha investito anche l’Italia, fondamentale per lo sviluppo dell’intera regione Lazio». Non a caso, il supporto dell’ex ministro Frattini, rappresentava una garanzia, svanita, o meglio snobbata sia dal successore di Moscherini, Fabio Ciani (Pd).

Di sicuro c’entra nulla l’interesse per una quota della Roma con la realizzazione della piattaforma logistica a Civitavecchia, ma è chiaro che l’ingresso in giallorosso del magnate cinese, il cui impero è controllato direttamente dalla Repubblica Popolare Cinese (e quindi garantito), potrebbe agevolare un ritorno di fiamma. Il progetto del Terminal Asia è ancora in piedi. Interessa molto Gavio e non è detto che non possa nuovamente richiamare l’attenzione dei cinesi. Se arriveranno a Roma.