Il peggio è stato evitato, ma non si può dire che sia stata una pesca fortunata: la Roma nell’urna di Nyon ha trovato il Porto e per Spalletti “è un incontro che vale più di un preliminare“. I futuri avversari l’anno scorso si sono fermati ai gironi, chiudendo al terzo posto dietro a Chelsea e Dinamo Kiev, ma nell’edizione precedente si erano spinti fino ai quarti e vantano un’esperienza europea invidiabile. Hanno vinto due volte la Champions (la più recente nel 2003-04 e nel 1986-87, quando era ancora Coppa dei Campioni) e hanno arricchito il loro palmares con due trionfi in Europa League. Non reggerebbe il confronto neanche con il temuto Manchester City, capitato in sorte allo Steaua Bucarest: almeno lo spauracchio inglese è stato evitato e a Trigoria un sorriso ci è scappato. Ma il tecnico toscano non abbassa la guardia: “Sapevamo che avremmo trovato avversari forti. Il City e il Porto hanno qualcosa in più degli altri, ma noi dobbiamo essere pronti a giocare contro rivali di livello: siamo costruiti per questo“. L’andata si giocherà il 17 agosto ad Oporto (ritorno all’Olimpico il 23), lì dove Spalletti ha vinto con lo Zenit nei gironi del 2013: “Ti fanno trovare un ambiente molto caldo – ricorda l’allenatore giallorosso – ma lo stesso sarà per loro quando giocheremo a Roma. Dovremo spingere sull’acceleratore sin da subito. Qualsiasi sorteggio fosse uscito, lo avrei valutato come una partita fondamentale per la Roma, per la squadra e per il nostro pubblico. Ci sono anche delle difficoltà oggettive dopo aver conosciuto quello che sarà il nostro avversario: il Porto ha tradizione e valori importanti“. Per cominciare, Nuno Espirito Santo ha un veterano come Casillas in porta, in mezzo al campo il talento di Herrera su tutti (mercato permettendo) e il centravanti Aboubakar ha segnato 18 reti nell’ultima stagione, di cui 3 in Champions.
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C’è il Porto, la Roma sorride
Evitato il Manchester City, i giallorossi pescano i portoghesi: andata il 17, ritorno all’Olimpico il 23 agosto. Spalletti: «Siamo pronti»
Un biglietto da visita niente male quello dei portoghesi, ma anche loro non si sentono affatto tranquilli: “Il Porto non ha avuto fortuna e affronterà una delle squadre più difficili tra quelle disponibili“, ha scritto il quotidiano Record. Il tecnico del club lusitano è fiducioso: “Siamo molto motivati e vogliamo restare nella competizione. Il sostegno dei nostri tifosi ci metterà nella posizione di giocare ogni partita come una finale ed è questo lo spirito che vogliamo per la nostra squadra“. C’è stato anche un botta e risposta tra i club su Twitter, il Porto ha cinguettato “ci vediamo a Oporto“, nell’Estadio do Dragao dove ha fatto vittime illustri come il Bayern Monaco due stagioni fa, e la Roma ha replicato: “Non vediamo l’ora“.
Le due società non si trovano faccia a faccia da ben 35 anni, cioè da qual doppio confronto agli ottavi della Coppa delle Coppe vinto 2-0 dai lusitani all’andata e pareggiato 0-0 all’Olimpico. Per i giallorossi, in caso di passaggio del turno, ci sarebbe un nuovo ostacolo al sorteggio dei gironi: il basso punteggio del ranking rischia di farli partire dalla quarta fascia, ma è presto per questi calcoli. L’altra italiana impegnata nei playoff, ma in Europa League, è il Sassuolo che in quanto a testa di serie sperava in un’avversaria più morbida della Stella Rossa. Gli emiliani se la vedranno con i campioni di Serbia il 18 e il 25 agosto.
(E. Menghi)
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