rassegna stampa

Bisignani: “I miti vanno onorati non rottamati: colpa di una società senz’anima”

Il giornalista e manager ritenuto uno degli uomini più potenti d'Italia scrive a Il Tempo in relazione al caso Totti-Spalletti "Da laziale doc avrei voluto avere anch'io un simbolo nella mia squadra da venerare, come il capitano giallorosso"

Redazione

"Caro direttore,

"Luciano Spalletti come Matteo Renzi. La rottamazione in salsa Toscana ormai fa scuola. Francesco Totti finisce come un Pier Luigi Bersani o un Enrico Letta qualsiasi.

"Sono tifoso della Lazio da quando, negli anni 70, facevo il raccattapalle all'Olimpico e ho sempre «odiato», calcisticamente parlando, «il pupone». Ma da laziale doc avrei voluto avere anch'io un simbolo nella mia squadra da venerare, come Totti appunto.

"Giorgio Chinaglia, Beppe Signori, Alessandro Nesta, per citarne alcuni, ci hanno regalato momenti esaltanti ma non hanno rappresentato una storia. Totti invece per almeno tre generazioni di romani è un eroe, un mito da rispettare. E i miti vanno sempre onorati, anche quando, come nel caso dell'intervista, sbagliano.

"Ad un peccato veniale di Totti, Spalletti ha risposto con un peccato mortale: l'allenatore tutto doveva fare, tranne che spaccare una tifoseria e dare, anche nel calcio, l'immagine di una città sempre più allo sbando.

"Ma ancora di più ha sbagliato la società. Una società senza anima, rappresentata più che altro da un avvocato in cerca di gloria e da un presidente inesistente, che al massimo la gestisce di tanto in tanto via Skype.

"Infinite responsabilità hanno inoltre quei centri finanziari del Nord che anni fa preferirono inseguire l'effimero sogno americano piuttosto che affidarsi ad una famiglia di imprenditori romani che si erano proposti con passione e convinzione.

"Ora il danno è fatto: in questa città che riesce a distruggere tutto, siamo riusciti anche a buttare giù dal piedistallo un campione come Francesco Totti, che negli anni a venire poteva rappresentare per la Roma un patrimonio e un punto di riferimento. Ma siamo davvero così sicuri che rottamare tutto e tutti serva davvero a ricostruire il paese?

"Inutile chiederlo a Spalletti, forse la domanda andrebbe girata a Matteo Renzi.

"Luigi Bisignani