rassegna stampa

Bilancio agrodolce ma il futuro è roseo

(Il Tempo – T.Carmellini) – Quello che si sta chiudendo è un anno in chiaroscuro per le due squadre della Capitale. 

Redazione

(Il Tempo - T.Carmellini) -Quello che si sta chiudendo è un anno in chiaroscuro per le due squadre della Capitale. 

Dall'altra una Roma che chiude chiaramente in negativo il primo anno solare targato Usa. Sì, ottimo il lavoro di ricostruzione societario, come le mille iniziative legate al rilancio del marchio e le costosissime operazioni di mercato. Ma il bilancio, almeno per il momento, resta negativo: la Roma ha chiuso lo scorso campionato settima (fuori dall'Europa dopo molti anni) e ha finito il 2012, seppur in netta crescita e col botto finale contro il Milan, al sesto posto. Entrambe, al termine dell'ultimo campionato in parte deludente, hanno cambiato allenatore e i progressi si sono visti: o meglio si stanno iniziando a vedere. (...)

Altrettanto deciso quello della Roma passata dal tiki-taka orizzontale di Luis Enrique, al gioco verticale e offensivo di Zeman: ci ha messo un po' (forse troppo), ma alla fine il lavoro del boemo sta iniziando a premiare i tifosi giallorossi. Il bilancio parla chiaro: nel corso del 2012 la Lazio è stata la quarta squadra in Italia, la Roma la sesta. Ma questa impietosa classifica che parla nell'unica lingua traducibile nel calcio, quella dei numeri, non fa i conti con quello che verrà e quanto di buono seminato per il futuro. Almeno sulla carta il 2013 delle due squadre della Capitale non potrà non essere migliore. La Lazio che gira alla boa del 2012 seconda in classifica ha chiaramente trovato una corretta fisionomia e viaggia a vele spiegate con una difesa quasi imbattibile (la terza del campionato) con un Klose killer impietoso. La Roma inizia ad assomigliare maledettamente a quella scolpita nella testa di Zeman. (...)