rassegna stampa

Benatia: “Voglio rimanere a lungo e dimostrare a Conte che non siamo provinciali”

(iltempo.it) Sarà perché non vuole darla vinta a Conte e vuole esserci quando la Roma guarderà dall’alto la Juventus. Sarà perché crede che possa accadere davvero, che la squadra costruita per tornare in Europa possa, con gli innesti giusti...

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(iltempo.it)Sarà perché non vuole darla vinta a Conte e vuole esserci quando la Roma guarderà dall’alto la Juventus. Sarà perché crede che possa accadere davvero, che la squadra costruita per tornare in Europa possa, con gli innesti giusti e soprattutto con la conferma dei big, arrivare ancora più in alto il prossimo anno. Lui, Benatia, è uno di quei big da tenere lontano dalle grinfie dei grandi club disposti a spendere un mucchio di soldi: «Ma io sto molto bene a Roma – giura ai microfoni di Sky – e lo dico ogni volta che posso perché lo penso. La gente mi ama e me lo dimostra. Con il mister sto alla grande, con il direttore Sabatini anche. Con i compagni c’è rispetto reciproco. Abbiamo una squadra per vincere qualcosa e voglio rimanere, sono convinto che potremo vincere. Ho parlato tante volte con De Rossi e altri dello spogliatoio, lo faremo il prima possibile. Voglio fare parte di questo progetto, di questa squadra. Lavoro ogni giorno per stare a questo livello e rendere grande la Roma. Sicuramente non mi vedo andare via. Faccio parte di questa squadra e non voglio andare via, poi deciderà la società. Se mi dirà "devi andare via per problemi economici”, mi dispiacerebbe molto perché mi sento romanista e vorrei rimanere qui a lungo».

Un attestato d’amore davanti al quale va giù il cappello e su la stima. Le responsabilità di un’eventuale cessione, che a Trigoria vorrebbero evitare a patto che non arrivi un’offerta irrinunciabile, Mehdi le scarica tutte sulla società, perché la sua volontà è chiara: vuole restare e pure a lungo. Per vincere e per dimostrare a Conte che «non siamo una squadra provinciale: tra poco lo faremo vedere». Tra poco vuol dire la prossima stagione: «Abbiamo fatto una grande stagione, ma c’è un piccolo rammarico perché sono convinto che tra noi e la Juve non ci siano 8 punti. Cercheremo di dimostrarlo soprattutto l’anno prossimo. Scudetto meritato? Sicuramente sì, non si può dire che una squadra che supera i 90 punti non abbia meritato lo scudetto. Però, dopo le prime nostre 10 vittorie, sembrava che dovessimo perdere per forza. Senza fare polemiche, mi ricordo che le partite di Torino e di Bergamo sono state animate da episodi non favorevoli per noi».

Ha buona memoria Benatia, che questa mattina è tornato ad allenarsi con i compagni per la prima parte di allenamento, poi si è staccato per svolgere un differenziato: domani dovrebbe fare tutto col gruppo e domenica a Catania sarà almeno in panchina. Toloi ha lavorato in palestra e in acqua, solo palestra per Maicon e Taddei (nessun problema per Rodrigo, che domani sarà regolarmente con la squadra). In campo si è rivisto il «desaparecido» Balzaretti, che è tornato a correre. Per tutti gli altri partitella a ritmi decisi, ma nessuna indicazione particolare a livello di formazione. L’undici per la trasferta al Massimino dovrebbe prevedere una difesa ancora tutta brasiliana (Toloi dovrebbe stringere i denti, anche se ha ancora dolore), Taddei in mediana al posto dello squalificato Nainggolan, con De Rossi e Pjanic al fianco, Ljajic va verso la conferma, Totti e Gervinho completeranno il tridente in cui non è escluso, però, che possa trovare spazio Florenzi.