rassegna stampa

Benatia: ”Ci hanno fermato. Adesso tocca a noi”

(Il Tempo – A.Austini) La voce della Roma. Benatia non gioca da un po’ ma parla sempre più spesso. Senza dire cose banali.

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(Il Tempo - A.Austini) La voce della Roma. Benatia non gioca da un po’ ma parla sempre più spesso. Senza dire cose banali.

Dopo aver invitato Pjanic e Garcia a firmare il rinnovo per vincere qualcosa insieme, stavolta il leader della difesa riassume alla perfezione il sentimento provato un po’ da tutti a Trigoria: il secondo posto ha un sapore agrodolce. «Abbiamo fatto una grande stagione – dice il marocchino – ma c’è un gusto amaro che rimane lì, che non è una grande soddisfazione. Secondo me tra Roma e Juve non c’è tutta questa differenza e lo dimostreremo l’anno prossimo». Otto punti di distanza sono troppi per quello che si è visto in campo. Ed è davvero un peccato, per il campionato in sé, che lo scontro diretto della prossima settimana non decida lo scudetto.

I giallorossi si sentono all’altezza della Signora. «Mai come quest’anno siamo vicini» ha detto di recente De Rossi, uno che difficilmente si espone. Garcia ha creduto al possibile aggancio in vetta fino alla vittoria dei bianconeri col Sassuolo, i dirigenti sono convinti che la Roma sia stata frenata nel suo momento topico e la Juve spinta in alcune partite faticose. Benatia la pensa allo stesso modo. «Lo scudetto della squadra di Conte è meritato, ha fatto più di 90 punti. Ma vi ricordo – accusa il difensore intervistato martedì sera da Sky - che dopo le nostre 10 vittorie consecutive per forza dovevamo perdere: hanno fatto di tutto per non aiutarci. Senza fare polemiche, perché non è il momento, dico che a Torino e Bergamo meritavamo di più: ci sono state decisioni strane e dispiace perché sono punti che mancano in classifica». Per chi avesse dimenticato, il pareggio dei granata era irregolare ed è stato negato un netto rigore su Pjanic, mentre in casa dell’Atalanta è mancato almeno un penalty.

Ci sarebbe ancora molto altro su cui recriminare ma Benatia preferisce guardare avanti. «Non dobbiamo accontentarci di questo secondo posto e l’anno prossimo faremo di tutto per vincere qualcosa. Conte ha dato del provinciale a Garcia? Il nostro mister ha dato solo una sua opinione, lui quando pensa una cosa la dice e non credo ci sia nulla di male. Noi dimostreremo il contrario di quello che invece ha detto Conte: non siamo una squadra provinciale e tra poco lo faremo vedere. Ho parlato con De Rossi e altri ragazzi del gruppo e abbiamo tutti voglia di vincere. Purtroppo quest’anno non l’abbiamo fatto ma lo faremo il più presto possibile».

Con una rosa più forte, magari. Confermando i migliori come Benatia e aggiungendo 2-3 innesti nei ruoli più scoperti. «Sicuramente – promette Mehdi – voglio far parte di questo progetto e far vedere che mi merito una grande Roma. Sto molto bene qui, lo dico sempre: la gente mi ama, con Garcia e Sabatini mi trovo bene. Tra i compagni c’è il massimo rispetto, sono contento di stare con loro e sono convinto che insieme possiamo prenderci una bella soddisfazione».

Un difensore tosto come lui servirebbe a chiunque. E al suo procuratore, infatti, sono arrivate diverse telefonate, anche da Monaco (Bayern) e Barcellona. «Non mi vedo andare via, poi decide la società: se mi dicono che domani devo andarmene per problemi economici del club mi dispiace e farò quello che mi dicono. Ma io voglio stare qua, mi sento romanista». Solo un’offerta «irrinunciabile» superiore ai 30 milioni può impedirglielo. Mai dire mai: si diceva lo stesso di Marquinhos e Lamela, poi sono arrivate valigie piene di soldi. E la Roma non ha«rinunciato» alla cessione di entrambi.