"Per me è un'emozione grandissima, fin dal primo momento che ho messo piede dentro Trigoria ho capito l'importanza di questa squaera, di questa gente, di questa città". Non nasconde l'emozione Andrea Belotti nel giorno dell'ufficializzazione, attraverso un'intervista rilasciata ai canali ufficiali del club, del suo prolungamento di contratto scattato automaticamente con la Roma fino al 2025, scrive Lorenzo Pes sui Il Tempo. "All'interno di una squadra penso che in ogni momento, nel bene e nel male, ci si aiuti tutti insieme. La Roma la definisco famiglia perché da quando sono entrato qui dentro ho capito quanto questo legame non riguardi soltanto i singoli giocatori. E una grande famiglia in cui ognuno è disposto a dare il proprio contributo".
Il Tempo
Belotti in cerca del riscatto
Una famiglia, quella costruita da Mourinho a Trigoria, nella quale il Gallo si è calato subito con entusiasmo e si è lasciato apprezzare dai compagni. Chi però lo stima davvero sin dal primo giorno è proprio il tecnico portoghese, con il quale l'attaccante ha un rapporto speciale: "Quell'abbraccio all'Olimpico al momento della mia sostituzione durante la partita contro l'Inter è una delle cose che mi porterò dentro per sempre. Da una parte mi ha reso orgoglioso per aver stretto i denti, dall'altra mi ha fatto apprezzare ancora di più il nostro allenatore che, nonostante tutti i titoli vinti, umanamente è unico, non se ne trovano così in questo mondo. Ha una forte empatia con i ragazzi. Quando tu pensi di dare il 100% lui è in grado di tirarti fuori il 130%, riesce a spingerti oltre i propri limiti".
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