Tra mercato, vacanze post-Mondiale e imprevisti, manca ancora qualche pezzo a Garcia per avere in mano la vera Roma. Il prossimo tassello sbarcherà a Denver questa mattina (nella notte americana), con molte ore di aereo sul groppone e il jet lag da gestire.
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Astori: felice di essere qui
Ha scelto la maglia numero 23. Poi è volato negli States per raggiungere Garcia e i suoi nuovi compagni.
Davide Astori è partito da Cagliari, passato da Milano e atterrato a Roma ieri mattina intorno alle nove e mezza con un volo di linea Alitalia, ma è stata toccata e fuga.
Tempo di sorridere davanti ai flash, sfoggiare la sciarpa della sua nuova squadra e sbilanciarsi più degli altri nuovi acquisti: «Sono molto contento di essere qui. Prometto che sarà una grande esperienza». Non il solito forza Roma, insomma, forse anche per merito di un ultrà giallorosso che lo ha stuzzicato sul mancato approdo alla Lazio: «Con Lotito non venivano neanche i fotografi». Lì è scattata la risata e la promessa di un’avventura vincente.
Per far sì che sia tale, il difensore si è affidato a un numero particolare, il 23, che a Roma si dice porti fortuna. Astori l’ha saputo una volta arrivato nella Capitale, ma il suo ex presidente Massimo Cellino ci teneva alla scaramanzia e l’aveva istruito bene. A Cagliari tutto ruotava intorno al 23 e, dato che la 13 era occupata (da Maicon), ha scelto un numero di buon auspicio. Dopo l’assaggio di Roma in aeroporto, il bergamasco si è sottoposto alle visite mediche di rito nella clinica privata Karol Wojtyla all’Eur: ha svolto solo la risonanza magnetica (gli altri controlli erano già stati fatti) e poi finalmente Trigoria, dove ha avuto un breve colloquio con Sabatini. Il pranzo è stato fugace, in compagnia del braccio destro di Walter, Frederic Massara, e verso l’una ha ripreso la strada per Fiumicino.
Nel primo pomeriggio si è imbarcato per Chicago, scalo per due ore prima di fare rotta su Denver. Garcia lo aspetta a braccia aperte e potrà vederlo all’opera già il 29 a Dallas, contro il Real Madrid. Per quella data non sarà ancora arrivato Gervinho, che continua a ritardare la partenza per una serie di imprevisti. Prima ha dovuto risolvere delle questioni personali, poi è stato bloccato da problemi burocratici. Oggi si riaffaccerà a Trigoria e domani farà visita all’ambasciata americana di Roma per rinnovare il visto scaduto a giugno. Tra mercoledì e giovedì, raggiungerà i giallorossi in tournèe. Ciò non toglie che Garcia è molto arrabbiato per tutta la vicenda, non tanto con il giocatore che non si è accorto della scadenza del documento, ma con chi non ha provveduto ad evitare il problema all’interno del quartiere generale romanista. Il rientro dalle vacanze di Maicon e Torosidis è previsto per i primi di agosto, quando anche il resto della squadra tornerà a Trigoria e partiranno tutti insieme per l’Austria. L’unico assente potrebbe essere Balzaretti, di nuovo operato per pubalgia. Attualmente fa riabilitazione al Bernardini. Il viaggio oltreoceano è saltato, da qui al 9 ha tempo di sperare.
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